Bellucci: “Sarri e Spalletti, il bello, ma tutto è partito da Mazzarri e Reja”

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L’ex attaccante e allenatore Claudio Bellucci è intervenuto a Radio Marte in Forza Napoli Sempre condotto da Gianluca Gifuni: «In un top 11 ideale io metterei come attaccante Osimhen. Perché secondo me trovare un attaccante così è molto difficile e, probabilmente, ambito. Spero che rimanga a lungo a Napoli ma credo abbia guadagnato moltissimo sia sul campo che come valore del giocatore. In merito al possesso palla posso dire che i numeri sono incontrovertibili e, dunque, vince chi segna di più. Certo può anche essere che il possesso palla possa servire agli allenatori a nascondersi. Una squadra perde ma l’allenatore può dire che nonostante la sconfitta la sua squadra ha fatto un grande possesso palla. Il Torino ha perso e Juric ha detto che sta lavorando molto sul possesso palla. Però i dati contano. Perché, per me, è molto meglio perdere giocando bene che perdere e difendersi tutta la partita. È vero che Sarri e Spalletti hanno fatto esprimere il Napoli al meglio negli ultimi 50 anni ma, secondo me, tutto è partito da Mazzarri e Reja. Loro hanno riportato il rispetto che negli anni si era perso per il Napoli. Mazzarri dopo tanti anni è riuscito a riportare qualcosa di bello in città. Quest’anno una grande differenza è stata la rosa e lo ha detto anche Sarri in un’intervista. Poi oltre i meriti di Spalletti ci sono quelli della società che ha avuto il coraggio di cambiare 4 giocatori fondamentali con altrettanti che quando sono arrivati nessuno ci avrebbe scommesso. La società, dunque, sta vincendo lo scudetto, può andare avanti in Champions avendo risparmiato un sacco di soldi e guadagnandone molti di più in futuro».

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