Fedele: “Innovativi, gli esterni non vanno in sovrapposizione, ma entrano”
Il dirigente e opinionista Enrico Fedele è intervenuto a Radio Marte in Forza Napoli Sempre condotto da Gianluca Gifuni:
«Tutti abbiamo i nostri difetti e così anche Spalletti. L’allenatore ha un carattere particolare, è un po’ burbero ma è anche un grande addestratore in campo e conoscitore di calcio. Io lo paragonerei a De Laurentiis, quando gli pigliano la scena deve entrare. Secondo me i valori tecnici di questo Napoli sono di gran lunga inferiori a quelli di 15 anni fa. Questa squadra ha dei giocatori indispensabili e dei giocatori determinanti. Gli ultimi sono quelli che fanno gol, Osimhen e Kvaratskhelia. Quelli indispensabili possono essere alcuni difensori, Lobotka. Ma senza i due attaccanti non vinci, giochi bene magari ma non vinci. Il Napoli è in un’annata storica ed è di gran lunga la squadra più forte di tutte. E lo è per la qualità dei calciatori e per il collettivo. Io farei giocare questa squadra sempre in 10 e sono convinto che stravincerebbe tutte le partite. Una caratteristica innovativa di questo Napoli sono gli esterni bassi che non vanno in sovrapposizione ma entrano. Poi questo Napoli sa palleggiare bene e sa adeguarsi alla partita. Poi quest’anno Spalletti ha modificato il modulo in 4-3-3 e sabato, in 10, l’allenatore ha schierato un 4-3-1-1 e così nessuno si è accorto che la squadra giocava in 10. Questa è una delle grandi abilità di Spalletti ed un’altra è stata quella di ritornare sui propri passi evitando il turn over che ci ha buttato fuori dalla Coppa Italia. Nell’Ajax di Krol c’era un fenomeno del calcio. Nel Napoli fenomeni non ce ne sono ma i giocatori sanno fare tutto. L’orchestra la dirige Spalletti ma se non ci sono i solisti non si fa una grande opera»