Fedele: “Osimhen e Kvaratskhelia? Mi piacciono i nomignoli tuono e fulmine, ecco perchè”

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Enrico Fedele, dirigente e opinionista, è intervenuto a Radio Marte in Marte Sport Live condotto da Dario Sarnataro. «Osimhen e Kvaratskhelia? Mi piacciono i nomignoli tuono e fulmine, perché uno fa rumore e l’altro fa male. Sono due giocatori straripanti, senza di loro il Napoli sarebbe ovviamente meno forte. Spalletti ha molti meriti ma i giocatori forti sono sempre determinanti. Ha meriti per la rinascita di Lobotka, anche se ci ha messo un anno per capire che bisognava giocare stabilmente a tre a centrocampo e non a due, li ha sui miglioramenti di Osimhen. Ad Empoli Demme e Simeone? Io farei sempre giocare Osimhen, poi magari può uscire. Demme per Lobotka non determinerebbe una perdita di equilibri, ma il tedesco non è Lobotka, ovviamente. A Empoli nn farei un turn over esagerato. Il Napoli è auto-allenante in serie A? Forse sì, sicuramente gioca ad occhi chiusi con alcuni giocatori determinanti. Chi preferisco tra Albiol-Koulibaly e Rrhamani-Kim? Ancora i primi due solo perché i calciatori si vedono nelle continuità, gli attuali centrali stanno facendo benissimo. Il Napoli può aprire un ciclo, però se, come credo, andranno via un paio di elementi dovrà avere la capacità di sostituirli bene come fatto sinora. Zaniolo? Ha grosse doti ma non mi piacciono i suoi atteggiamenti extracalcistici. Non se a Napoli e con Spalletti farebbe bene, sarebbe costretto lui a seguire il tecnico e non viceversa».

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