Già coperto con l’incasso Champions il monte ingaggi del 2023/24. Tutti i dettagli
Per due anni, dal 2019 al 2021, il Napoli ha avvertito gli effetti della crisi economica, un gap che il Covid ha amplificato, facendo tremare i bilanci d’un club che ha potuto fronteggiare pandemia e assenza dalla Champions attraverso la capacità di amministrarsi. Però adesso che il peggio è passato, e dopo essersi rivoluzionato “dentro”, la felicità è rappresentata da questa opulenza che si intravede tra i libri bianchi che ornano il futuro: la Champions, che ha già dato, promette altro e induce a vagheggiare miniere. Per cominciare, i primi bonifici sono gratificanti – 15 milioni e 640mila euro per la fase a gironi; altri 14 milioni dalle cinque vittorie – ma al meglio non c’è mai fine e gli ottavi varranno 9,6, i quarti varrebbero 10,6, le semifinali 12,5, la finale 15,5 con altri 4,5 che starebbero nascosti nella Champions del vincitore. Ma la Champions è una valle dei sogni nella quale tuffarsi a braccia spalancate, non ha limiti nella sua generosità, concede benefit che stordiscono, può valere – infilandoci il ranking storico, il cosiddetto market pool, qualcosa di terribilmente astratto e di gioiosamente concreto, e tutte le variazioni dei casi (dipende anche da quanto andranno avanti Inter e Milan, mentre la Juve è già fuori) – una somma che oscillerà dai 66 milioni e 732mila euro già assicurati sino ai 117 milioni e 252 mila euro che rappresenterebbero il non plus ultra, una pioggia di monete in caso di trionfo.
Fonte: CdS