De Laurentiis e la rinascita. Il d-day della Champions
Il presidente, dopo le cessioni estive, era certo di ver costruito una squadra competitiva
THE CAMPIONS. Ma in questa dimensione onirica, in cui è lecito smarrirsi, si scopre anche De Laurentiis insolito, insospettabilmente ottimista, un uomo che scaccia via qualsiasi forma di prudenza dialettica. «Abbiamo una squadra forte, ma in Champions League ci sono le migliori squadre d’Europa e quindi del mondo. Credo che il Napoli possa vincere la Champions League – questo lo confermano anche le agenzie di betting, che ci vedono al quarto o quinto posto come candidati più probabili al titolo. Ma sicuramente alcune squadre sono più forti. Vedremo».
LA (RI)NASCITA. Scegliete un d-day, il giorno in cui il Napoli ha deciso di cambiare pelle, però restando se stesso. Oppure si individui un istante, un periodo scatenante per rivoltarsi dentro, rinunciando a Koulibaly, Insigne, Fabian Ruiz, Ospina e Mertens e credere che forse sarebbe stata un’altra vita, più bella, da scudetto. «Sì! Ho sempre saputo che avevamo messo insieme una squadra competitiva. Negli ultimi dieci anni, siamo sempre stati tra i primi quattro e spesso secondi. La cosa più importante è che la squadra era sempre competitiva e ha sempre lottato per vincere».
NIENTE PAURA. Ma stavolta non sarà come nel 2018, né come nel 2015, né come nel 2011, la primavera dei «grandi» dolori: «In tanti pensavano che saremmo crollati dopo la sosta del mondiale o almeno non saremmo stati forti come prima. Si trattava di un’assurdità, ovviamente. Se hai una buona squadra, in un club sano e con un grande allenatore: perché dovresti crollare? Non penso alla paura, sono un guerriero».
Fonte: CdS