L. Spalletti: “I cori contro di me? Di loro penso sempre la stessa cosa”
Il tecnico di Certaldo elogia il duo Osimhen-Kvara
I cori del Picco e l’odore nauseabondo del razzismo sono ancora nell’aria, eppure Spalletti da queste parti non ci ha soltanto giocato. «Cosa significhi per me La Spezia è scritto nella mia storia calcistica e di vita: qui ho conosciuto la mia bellissima moglie e ci sono nati i miei figli». E ancora: «D’estate ci vengo sempre: mi devono incontrare e dirmele queste cose e si accettano con semplicità perché loro a me hanno voluto bene. Gli stadi dovrebbero essere luoghi di divertimento e aggregazione e invece di questo passo si corre il rischio serio di allontanare i più giovani».
LUI E SPEZIA . E allora, la vittoria numero 18. Le giornate della vergogna, invece, non si contano più. Il signor Luciano, dicevamo, a La Spezia è di casa: ha giocato con lo Spezia dal 1986 al 1990 e da quegli anni il legame è diventato indissolubile. «Quando vincono sono contento, con tutti gli amici che ho, e mi fa piacere trovarli in Serie A. I tifosi possono comportarsi come vogliono con me, di loro penso sempre la stessa cosa. Mi hanno voluto bene e io voglio bene a loro». Poi, l’analisi della partita. «La squadra ha dimostrato maturità in una partita così e su un campo così. Siamo stati pronti nonostante le difficoltà: lo Spezia ci ha tolto spazio sulla profondità ed è stato molto ordinato. L’episodio del secondo tempo ci ha spianato la strada, ma la squadra ha fatto quello che volevo per portare a casa il risultato».
OSI E KVARA . Spalletti, poi, si coccola i suoi gemelli: Kvara che regala il bis a Osi è un’immagine simbolo. «State sicuri che Osimhen ricambierà e permetterà a Kvara di rifare questo gol. È una questione di valore, disponibilità e amicizia. Volere il risultato di squadra prima di quello individuale». E ancora: «Abbiamo bisogno del loro estro e della loro qualità: sono quelli che possono fare la differenza». Poi, complimenti a Victor per lo stacco del 2-0: «Eh, una roba incredibile…». Già, super. «Uno squat-jump così da fermo… Bravo». Osi segna di più di testa da quando c’è Spalletti. «Non gli ho mica messo le molle sotto i piedi, è una cosa sua».
SCUDETTO E CHAMPIONS . La questione scudetto, intanto, si fa sempre più interessante: «All’inizio nessuno era convinto che avremmo fatto un filotto così. Nessuno. E ora nessuno pensa che altre squadre possano fare filotti simili: ma se è successo a noi…». Attenzione e calma, insomma. Anche perché il 21 febbraio ricomincia la Champions: «Abbiamo il dovere di ripeterci e andare avanti. Nella vita ci sono momenti in cui o aspetti e ti fermi o giochi al raddoppio: noi non abbiamo dubbi».
Fonte: CdS