Lascia o raddoppia. Ovviamente raddoppia il neo quarantenne Fabio Quagliarella e ha due obiettivi in mente: salvezza con la Samp e scudetto al Napoli. «Quest’anno sto aspettando il gol, la Samp ha bisogno dei miei gol per salvarsi. Devo essere decisivo, questo è uno dei miei obiettivi anche a 40 anni. Ho avuto un infortunio, sono rimasto fermo 40 giorni durante la preparazione e questo ha condizionato la stagione. Spero di dare il mio contributo e di far gol il prima possibile, abbiamo bisogno di fiducia in attacco. C’è ancora tempo e bisogna crederci. Se raggiungo le soddisfazioni personali, significa che sto aiutando la Samp».
In gol per 17 anni in serie A. Come i mostri sacri. In una lunga intervista a Sky Sport ha detto. «Tutte le maglie pesano. A Napoli sentivo il peso della mia città, con la Juve devi sempre vincere. Io non ci pensavo, volevo solo lavorare, allenarmi e farmi trovare pronto. Stessa cosa in Nazionale, cercavo equilibrio e non volevo condizionamenti. Se lavori bene, scendi in campo con più serenità. Il Napoli si è rivelato una bella realtà, è bello da vedere, la squadra è forte grazie a un mercato intelligente. Non pronuncio quella parola, ma vorrei festeggiare doppiamente, anche qui la salvezza con la Samp».
Altro riferimento al Napoli. Il gol di tacco nel 3-0 del 2018 in un tuffo indietro cercando quale sia stato il gol più bello tra gli oltre 200 realizzati in carriera: «Quelli più difficili hanno sempre un affetto particolare – sottolineato Quagliarella -, dalla rovesciata, al colpo di tacco passando per il tiro da centrocampo e il pallonetto. Questi hanno sempre un posto speciale nel mio cuore. Forse il colpo di tacco contro il Napoli è qualcosa di diverso».
Fonte: Il Mattino