E’ un piacere veder giocare il Napoli. Se per definire questa squadra si dovesse utilizzare il titolo di un film, si potrebbe usare “Tutti insieme appassionatamente”. Concorrenza, competizione, giocare la partita già dalla panchina, essere gruppo, per poi festeggiare. Anche contro la Roma si è visto questo, perchè questo è il Napoli di Spalletti. Il Mattino ha votato così la partita degli azzurri:
6,5 Meret
Va in tilt sul lancio lungo di Spinazzola, lui esce o non chiama palla o Kim non lo sente (11’). Si riscatta su Spinazzola, riflesso stellare su Cristante (59’) sul gol della Roma non ha colpe.
6 Di Lorenzo
Lascia all’altro terzino il compito di gettarsi nel mezzo, lui resta più abbottonato per evitare sfoghi giallorossi da parte di Spinazzola che non sempre riesce a cancellare.
6 Rrahmani
Abraham e Dybala si alternano e sono assai rapidi negli scambi di posizione, lui è sempre molto calmo quando i due sgasano dalle sue parti. Non perde mai il contatto fisico e finisce dolorante.
7,5 Kim Min-Jae
Sul lungo traversone di Spinazzola o va deciso o non ci va. Unica sbavatura unica. Poi è imperiale, sovrasta chiunque, impeccabili scelte di tempo su Abraham.
6,5 Mario Rui
Zalewski gli sta addosso, ma SuperMario inventa una traiettoria magica per Kvara nell’occasione del gol: ogni volta è un lampo, non fa mai nulla di banale.
6 Anguissa
Matic dà l’impressione di volergli dare parecchio fastidio, poi tende a sciogliersi. Vive una gara di alti e bassi e non è un caso che i suoi acuti siano una costanza.
7 Lobotka
Pellegrini prova a schermarlo sempre, con costanza: ogni volta non fa che inseguirlo, costringendolo a grandi giravolte. La palla circola con la solita brillantezza.
6,5 Zielinski
Sveglio, reattivo, va un po’ da tutte la parti, persino da quelle di Cristante e di Matic: quando la Roma ha il possesso lui va spesso a vuoto, meglio quando l’iniziativa è la sua.
5,5 Lozano
Spinazzola è iperattivo, egoista, porta palla 80 metri, in un tre contro due, da fustigazione in sala mensa. Si fa beffare da El Shararawy ed errore da matita rossa.
7,5 Osimhen
Superman arriva e timbra. Sempre ad alto livello: si mette il mantello e va. Fa correre il mondo, gli dà quello che si aspetta. Show, supremazia, spettacolo. In un lampo.
6 Kvaratskhelia
Appena può si getta in area, Zalewski e Mancini si alternano nel tenerlo alla larga, illumina con il tracciante sul gol di Osi, poi si abbatte un po’. Ha un controllo disastroso e fallisce il 2-0.
6 Olivera
C’è bisogno di qualcuno che tenga più a bada Dybala e in ogni caso faccia più massa possibile da quella parte. Qualche pericolo arriva lo stesso, anche in un finale con il batticuore.
6,5 Elmas
A un certo punto viene stravolta per intero la cerniera di sinistra, ma non per capriccio: serve meno fumo e più arrosto. Poi dopo un po’ va sulla destra: ci mette cuore.
7 Raspadori
Entra al 75’ perché serve linfa vitale dal ragazzo che ha in dono l’elisir della bellezza. Si danna l’anima, sembra un assatanato: battaglia, inventa, crea gioco. Uno spettacolo.
8 Simeone
Si gira e affonda il suo sinistro sotto la traversa. Dieci minuti in campo per inventarsi la giocata stellare con il Cholito che approfitta dello spazio che gli dona Smalling.
sv Ndombele
Quasi all’ultimo secondo dell’interminabile recupero si lancia come un dannato in scivolata per provare a recuperare palla al limite della sua area.
9 Spalletti
Sembra sorpreso dal fatto che Mou faccia aggredire i suoi molto in alto, altro che bus nella propria area. Ma tanto non cambia nulla: l’armonia del suo 4-3-3 ha qualche esitazione iniziale ma poi esplode lungo l’asse di sinistra. Ha la forza e il coraggio di provare a vincere la partita con gli “altri” azzurri e li getta nella mischia nell’ultimo quarto d’ora. È incredibile quello che riesce a ottenere pure dalla riserva: toglie il superbomber e mette il Cholito. Vede la mediana romanista più massiccia sotto il profili fisico (Matic) ma lui non si scoraggia e non cambia mai impostazione. Stellare nella pazienza.
Fonte: Il Mattino