Gasport – Il profumo di scudetto lancia il super Napoli anche in Champions

Spalletti a +12 può fare turnover in A per arrivare al top con l’Eintracht

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Quella sera del 4 gennaio le inseguitrici erano tutte lì a preparare tabelle di rimonta. La sconfitta, l’unica, del Napoli in casa Inter aveva fatto sperare le antagoniste in un periodo di crisi della squadra di Luciano SpallettiGasport – , invece quel passo falso è rimasto una parentesi e con tre vittorie consecutive e convincenti, gli azzurri hanno ripreso a marciare a ritmi insostenibili per chi insegue. E così dopo una Befana che sembrava strizzare l’occhio a chi insegue eccoci a fine di un gennaio che qualcuno “leggeva” più complicato per la capolista, con gli azzurri che hanno incrementato il vantaggio già ampio che avevano su tutte le inseguitrici dopo la prima parte del campionato. Un vantaggio ora arrivato addirittura in doppia cifra: +12. E delle contendenti l’unica che ha rosicchiato un punto è la Roma di Mou che domenica sarà al Maradona nel tentativo di fermare il cammino trionfale della Banda Spalletti.

 

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La gestione – Dunque massima attenzione alle trappole di Mou, ma anche la consapevolezza di poter giocare senza angosce, anche nel caso non si allungasse il filotto di vittorie. Dopo aver superato le insidie di gennaio – perdendo per strada la Coppa Italia e a Spalletti non è andata giù l’eliminazione contro la Cremonese – ora l’allenatore con il suo staff deve programmare le prossime quattro gare di campionato che porteranno alla sfida degli ottavi di Champions contro l’Eintracht di Francoforte. Non che il Napoli prenda sotto gamba o con presunzione il campionato, ma sicuramente l’avvicinarsi dell’appuntamento europeo fa salire l’adrenalina del gruppo e tutti vanno tenuti sulla corda.

 

Occasione unica – Del resto, senza nulla togliere alla formazione tedesca, il Napoli per quello che ha mostrato sia in campionato sia nel girone di Champions parte coi favori del pronostico in questo ottavo e se riuscirà a confermare le aspettative raggiungerà un obiettivo storico per il club: i quarti di Champions. Mai raggiunti nemmeno con Diego Maradona e sfiorati con Walter Mazzarri nel 2012, col Napoli eliminato nei supplementari a Londra dal Chelsea, poi vincitore del trofeo. Eliminare i tedeschi significherebbe arrivare fra le prime otto d’Europa come mina vagante che anche le big pretendenti al titolo preferirebbero evitare. Ma prima di sognare bisogna arrivare nelle condizioni migliori a quell’appuntamento a Francoforte del 21 febbraio.

 

Minutaggio –  Il metodo di Spalletti è quello di portare tutti i propri giocatori a un minutaggio che consenta un buon livello di forma, alternando poi i suoi uomini secondo impegni e caratteristiche degli avversari. Il Napoli per vincere le partite vuole dominarle sul piano del gioco e per farlo deve riuscire a mantenere alto il ritmo, in Italia come soprattutto all’Europa, ecco perché tutti i giocatori diventano importanti.

 

Raspadori e gli altri  – Del resto proprio la Champions ha dimostrato che gli exploit di Giacomo Raspadori e Giovanni Simeone hanno consentito al Napoli di vincere tutte le sfide importanti internazionali, quando mancava un certo Victor Osimhen, infortunatosi contro il Liverpool. Stavolta potrebbe succedere l’inverso. Nel senso che in partite come quelle contro Spezia, Cremonese e Sassuolo, Spalletti potrebbe dare spazio ai suoi attaccanti “gran riserva” per dare un po’ di riposo a Osimhen e – perché no – anche a Kvaratskhelia. Discorso simile vale anche per gli altri reparti. Perché Ndombele e soprattutto Elmas hanno dimostrato da mezzali di saper mantenere alta la velocità del giro-palla.

 

Speranza Demme -A voler cercare il pelo nell’uovo l’unica incognita vera riguarda la sostituzione di Stanislav Lobotka. Lo slovacco garantisce un ritmo che nessun altro sinora ha saputo assicurare. Spalletti ha insistito perché il tedesco Diego Demme restasse, e il mediano appare deciso a continuare a Napoli. In questo ciclo di partite dovrà trovare almeno dei piccoli spazi per dimostrare la propria affidabilità e consentire al regista slovacco quel minimo di riposo possibile per non andare fuori giri. Ogni piccolo contributo diventa importante per mettere un tassello che avvicini allo scudetto e anche a continuare con sfrontatezza l’entusiasmante cammino in Europa. Sognare si può. Addirittura a occhi aperti. Fonte: Gasport

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