Il pubblico, sotto il diluvio, a fine partita ha osannato la squadra, sottolinea La Gazzetta dello Sport così come fa presente che “se in Coppa Italia a deludere sono stati più i titolari inseriti nella ripresa che le tante alternative schierate in avvio, significa che a livello mentale qualcosa non ha funzionato. Che diversi giocatori ancora non avevano resettato la potente nottata adrenalinica di venerdì contro la Juventus. O meglio, non hanno fatto a tempo a ricaricare le pile ed è andata come tutti sappiamo, ma ora serve ripartire in campionato”. L’unico che è parso decisamente in partita è stato Osimhen, del quale la rosea mette in evidenza “la spietata concentrazione”.
Sull’attaccante azzurro si legge: “Il nigeriano si è riscaldato con grande scrupolo ed è entrato sotto il diluvio, ma al primo pallone toccato (di testa) ha costretto Carnesecchi alla sua parata più complicata e poi si è battuto su ogni pallone, sfiorando ancora il gol e arrabbiandosi quando l’azione dei suoi compagni non si svolgeva sui canoni più logici. Insomma, un vero leader che per poco non riusciva a modo suo a risolvere comunque la partita. Ecco la grande fame mostrata da Victor anche in una notte in cui non doveva essere protagonista (è stato il sesto cambio, nel supplementare) è da esempio per il gruppo e per l’intero ambiente”.