Dossena e il doping: «Si studino gli anni 90»

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L’ex azzurro a Il Mattino:

 

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«Ho letto le dichiarazioni di Dino Baggio, mi sembra un ragazzo equilibrato e credo che ponga una questione importante. Con tutti i soldi che girano nel mondo del calcio si potrebbero anzi dovrebbero fare studi più approfonditi sul fatto che ci possa essere una maggiore incidenza di alcune malattie tra gli ex calciatori». Così il campione del mondo del 1982 Beppe Dossena in merito alle parole dell’ex centrocampista di Parma e Juventus Dino Baggio che ha affermato in risposta a una domanda sulla morte di Gianluca Vialli: «Sono preoccupato, lo ammetto. Però col tempo bisogna vedere se certi integratori fanno bene oppure no».
«Quando ho iniziato da ragazzo negli anni 70 mi è capitato di prendere il Micoren come tanti, poi negli anni sono stato molto più attento a quello che mettevo nel mio corpo -prosegue l’ex centrocampista della Sampdoria campione d’Italia nel 91 insieme a Vialli-. All’epoca soprattutto tra i giovani calciatori c’era un po’ di ignoranza e leggerezza. Dagli anni 90 in poi c’è stata una sempre maggiore attenzione e penso che adesso nessuno prenda più roba di cui non si conosca e non sia sicura».
Allarme condiviso da Florin Raduciou, ex attaccante di Bari, Verona, Brescia e Milan . «Facevo flebo con un liquido rosa, lo ricordo perfettamente. Lo ammetto, ho anche preso delle medicine. Chiamerò il medico che ci seguiva a Brescia per saperne di più e capire cosa ho preso negli anni in cui giocavo al Milan, al Verona e a Brescia. Non sapevo cosa ci fosse dentro le flebo». Non è d’accordo il ct Mancini. – «Le recenti frasi sui farmaci nel calcio e la salute dei giocatori? Non ne ho idea, bisogna andarci con i piedi di piombo con certe dichiarazioni. Purtroppo queste cose (le malattie, ndr) accadono a chi è stato giocatore e anche a persone normali, che non lo sono state. Bisogna stare attenti».

Fonte: Il Mattino

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