Cadere e rialzarsi: missione compiuta. Ora testa alla Juve.
In un Luigi Ferraris piovoso, malinconico e gremito per l’omaggio a Gianluca Vialli e Siniša Mihajlović, il Napoli di Luciano Spalletti rialza la testa e riconquista i tre punti dopo il primo ko in campionato contro l‘Inter. A Milano gli azzurri sono caduti tenendosi sulle ginocchia, creando poco e subendo una rete evitabile, figlia di una condizione psico-fisica ottimale ancora da ritrovare ad alti livelli. Quei livelli ammirati per tutta la prima parte di stagione pre-Mondiale. Su le stesse ginocchia il Napoli a Marassi si è dato lo slancio e si è rialzato, non senza difficoltà. Il rigore sbagliato da Politano nei primi minuti di gioco ha inizialmente complicato le cose, ma poi la produzione del gioco è aumentata e il vantaggio è arrivato al termine di un’azione magistrale.
Trama eccezionale e giro palla che comincia dalla difesa. Dall’apertura dal basso di Di Lorenzo per Lobotka, fino al cross di Mario Rui per un super Osimhen. Il nigeriano, autore di una prestazione importante, è salito a quota 10 reti in Serie A. Non solo gol, perchè Victor ha padroneggiato la difesa blucerchiata. Ha giganteggiato, con strappi, fisicità e tecnica lasciando la Samp in 10 uomini per più di un tempo. Nella ripresa è un Napoli che attacca senza avere la giusta cattiveria nella finalizzazione, poi il rigore di Elmas chiude sul 2-0 una gara che il Napoli ha gestito bene nel complesso. Il Luigi Ferraris era tinto d’azzurro in ogni settore.
Certo, la fluidità e la forma fisica di prima mancano ancora, ma la sensazione è che sia soltanto una questione di tempo. Come la Ferrari che ha bisogno di benzina per carburare e sfrecciare a tutta velocità. Il Napoli assomiglia ad una Ferrari. Ne è consapevole anche Luciano Spalletti, che il suo diamante azzurro lo difende a spada tratta anche davanti ai microfoni. Alla domanda di un giornalista “avete più ansia rispetto a prima”?, Spalletti ha risposto: “L’ansia la facciamo venire a lei”.
Oppure, “siamo organizzati bene, provi a dirlo”, provocando un inviato Dazn sul tema rigori, con toni duri e decisi come il suo Napoli in campo. Un allenatore e la sua squadra, che mai come quest’anno sanno cosa vogliono.
Il Napoli con il successo bagnato di Marassi vola a 44 punti in classifica e finisce i festeggiamenti della domenica direttamente alle 23, al termine del pareggio insperato della Roma per 2-2, contro il Milan al San Siro. Con il miglior attacco ( 39 gol fatti ) e la seconda miglior difesa ( 13 gol subiti ) del torneo, gli azzurri hanno accumulato un margine di distanza di sette punti su Milan e Juve, la stessa Juve che venerdì andrà in un Maradona tutto sold-out. Spalletti predica calma, a preoccuparsi non deve essere il Napoli ma chi insegue. Un successo contro i bianconeri aprirebbe le ali e alimenterebbe un sogno che ha sempre di più il sapore di realtà.
Di Simone Di Maro