Gabriele Gravina, presidente della Figc, ha parlato nel corso dello Juventus Next Gen Day.
“Il progetto seconde squadre fa bene alla Nazionale e alla Juventus. E nato in maniera frettolosa, non approfondita, ha consentito solo chi aveva studiato a cominciare ad avere effetti positivi come ritorno. Che aiuta tutto il calcio italiano con un serbatoio di giovani. Mi preoccupa il fatto che rispetto all’Europa il minutaggio dei giovani si sia dimezzato. Così non possiamo andare da nessuna parte. Se il Portogallo elimina l’Italia nel campionato europeo Under 21… Nel minutaggio c’è un abisso. Dobbiamo eliminare gli errori commessi nel momento di avviamento del progetto. Noi abbiamo una grande responsabilità nel capire se le norme vanno riviste. In alcuni aspetti vanno riviste, ne stiamo discutendo. Alcuni aspetti vanno rivisti, la tassa d’iscrizione forse è elevata. Dobbiamo prendere da quanto succede all’esterno, forse il modello tedesco è quello a noi più vicino. Quello francese mi piace poco. La riflessione finale è quella di vedersi in tempi rapidi per trovare subito le condizioni per un’apertura a tutte le società velocemente. Noi siamo la quarta forza a livello internazionale ma siamo terzultimi nell’utilizzo dei giovani formati in casa. Se la lista dei 25 ha portato a un dimezzamento del minutaggio dei giovani dobbiamo farci su una riflessione”.
Cosa fare ora?
“Questo non è più il momento delle discussione ma delle decisioni. Sul tema seconde squadre è un fatto di serietà: se vogliamo mettere mano al progetto bisogna dare i termini per aderire al progetto. Se rinviamo a maggio-giugno vuol dire che non vogliamo le seconde squadre. Entro 60 giorni, massimo 31 gennaio dobbiamo essere in grado di dire cosa bisogna fare per avere le seconde squadre. Altrimenti stiamo facendo un bellissimo incontro ma non arriveremo mai alla creazione di presupposti per aderire al progetto”.