ESCLUSIVA – P. Nicolodi (giorn. Sky): “Il Napoli? Due aspetti mi hanno colpito in particolare. Ecco pregi e difetti dell’Eintracht Francoforte”
Il giornalista di Sky commentatore della Bundesliga ai nostri microfoni
Mancano 3 giorni all’inizio dei Mondiali in Qatar e la serie A si ferma dopo 4 mesi davvero intensi. In testa alla classifica c’è il Napoli di Spalletti che tra gioco e continuità ha colpito Italia e l’Europa intera. Di questo, ma anche dell’Eintracht Francoforte e non solo, ilnapolionline.com ha intervistato il giornalista di Sky Pietro Nicolodi.
Il Napoli affronterà agli ottavi di finale di Champions League l’Eintracht Francoforte. Tu che segui spesso la Bundesliga, quali sono i punti di forza e quelli deboli dei tedeschi? “Premesso che da qui a metà Febbraio tutto può cambiare, l’Eintracht Francoforte è una squadra tosta e ben organizzata. In attacco ad esempio c’è Kolo Muani che si sta mettendo in luce questa stagione, a centrocampo c’è il talentuoso Lindstrom e c’è il giapponese Kagawa che ormai è una certezza. Sicuramente un Napoli al 100% può passare al turno, ma dovrà essere al massimo, perché la sfida non è così semplice come potrebbe sembrare”.
In Germania come ci si prepara per le partite. C’è la stessa attenzione di come le si vive in Italia, oppure lo si fa in maniera diversa? “In Germania non c’è grande attenzione non solo per il calcio, ma anche per gli altri sport. I palezzi dello Sport e all’esterno c’è sempre il pienone. Aggiungo che gli stadi c’è spesso il sold-out, al di là della classifica. Ad esempio lo Shalke 04 che non sta andando affatto bene, lo stadio ha sempre 50 mila spettatori di media. Questo significa che i tifosi sono sempre al fianco della squadra anche se lotta per la retrocessione. In Italia spesso ci si basa sui risultati e non sempre si vedono gli impianti pieni e anche in questo c’è un enorme differenza”.
Mercoledì sera in occasione dell’amichevole Albania-Italia c’è stata la doppietta di Vincenzo Grifo. Tu che commenti le sue partite, te lo aspettavi a questi livelli? “Sinceramente no. Vincenzo Grifo è nato in Germania, i genitori sono di origini italiane e si sta mettendo in luce con il Friburgo. Prima della doppietta in Nazionale, aveva realizzato una tripletta contro l’Union Berlino. Il merito di questa sua esplosione, oltre che del ragazzo, che segna di destro, di sinistro, ma anche di testa, è dell’allenatore Cristian Streich, tecnico davvero molto intelligente. Sono contento per lui e credo che sia ormai arrivato alla definitiva maturazione, dove mi auguro che possa far bene in Germania, ma anche alla stessa nazionale”.
Passando al Napoli di Spalletti, cosa ti ha colpito in maniera particolare della squadra azzurra? “Spalletti ha sempre fatto giocar bene le sue squadre, perciò da questo punto di vista non è una sorpresa. Sicuramente mi piace il fatto che hanno più consapevolezza dei propri mezzi. Ad esempio anche sotto di un gol, non si disuniscono e giocano come se niente fosse. Senza dimenticare che hanno disputato un girone di Champions davvero esaltante. Dovesse proseguire su questa strada, non vedo chi possa fermare il Napoli. Bisogna capire come si ripartirà dopo la sosta dei Mondiali, però gli azzurri sono ad oggi una compagine tecnicamente forte e anche ben organizzata”.
Ti vorrei chiedere di Samardzic. In passato ha giocato in Germania, ora è dell’Udinese. Sarebbe l’ideale per il Napoli in futuro? “Quando giocava in Germania, Samardzic era considerato un crack, ma non lo aveva dimostrato. All’Udinese invece sta giocando molto bene e le sue prestazioni ne sono una conferma. Su un possibile approdo al Napoli o in altri club, credo che lui abbia i mezzi per potersi imporre definitivamente. Bisogna capire se dovesse proseguire su questa scia e poi in estate si potranno tirare definitivamente le somme”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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