A Radio Crc, nel corso della trasmissione Si Gonfia la Rete, è intervenuto Max Tonetto, ex calciatore della Roma: “Spalletti lo conosco molto bene, l’ho avuto ad Empoli e poi a Roma. Di qualità ne ha tante e negli anni è anche migliorato perché ho notato una gestione del gruppo diversa. Il turnover per esempio adesso è routine, soprattutto alleando una squadra come il Napoli che affronterà 50 partite in stagione. Prima non lo faceva, si affidava a 14/15 uomini e li spremeva un bel po’. In azzurro invece, cambia tanto e il risultato è sempre lo stesso: vince, vince, vince“. Sulla sosta: “La sosta del Mondiale non ha storico, non ha precedenti per cui tutti gli allenatori si troveranno a gestire le squadre in modo diverso. Riprendere un campionato dopo un Mondiale non sarà facile e penso a quelle squadre che hanno tanti stranieri che prestano alle nazionali“. Tornando a Spalletti: “Riuscire a mettere a frutto il materiale che ha a disposizione e farlo rendere al meglio è il grande pregio di Spalletti. Ha sempre tirato fuori il meglio dai calciatori: l’esempio Perrotta che veniva fuori da stagioni non eccelse ma poi esploso ne è l’emblema. Juan Jesus ne è un altro: quest’anno ha avuto un grande riscontro. Spalletti ha una personalità forte, non è un gestore del gruppo, lui si impone e magari con personalità forti ci si scontra. Il Napoli non lo vedo spensierato, ma ben concentrato con un obiettivo preciso in mente. Giocatori forti ci sono, bisogna avere il coraggio di farli giocare. Lo sta facendo la Juventus, lo fa Spalletti, ma bisognerebbe farlo di più e proteggere i giovani quando non fanno prestazioni importanti. I talenti in Italia ci sono, bisogna farli esplodere“.