Chiariello: “AIA nell’occhio del ciclone, il Napoli deve andare oltre gli errori arbitrali”.

L'editoriale di Umberto Chiariello a Radio Napoli Centrale

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A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio Umberto Chiariello, è intervenuto con il suo editoriale:

 

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” Il grande Vittorio Alfieri diceva: “Volli sempre volli fortissimamente volli’. Perché lo citiamo? Perché qui dobbiamo mettere in atto la forza della volontà. Il Napoli chiude questa fase grande, ricca, lunga, con un primo posto in assoluto dappertutto. Prima nel girone di Champions ed un avversario accettabile per riuscire ad arrivare ai quarti di finale ed è prima in campionato con 8 punti sul Milan, 10 punti sulla Juventus, 11 punti su Inter, Lazio con Roma, Atalanta, Fiorentina, Udinese sperse nella notte dei secoli. Le squadre per la lotta scudetto si sono ridotte a 5 – volendo considerare ancora Inter e Lazio- con la squadra di Sarri che non ha i ricambi necessari per arrivare a certi livelli.

Adesso sarà il Napoli contro le solite strisciate, Milan, Juve e Inter nell’ordine di apparizione in classifica. So che tutti pensano che il vero avversario è di nuovo la Juventus, so che a Napoli c’è la psicosi juventina, anche perché hanno vinto le ultime partite, perdendo 2 gare e concludendo a reti inviolate le ultime partite e si aggiudica il valore di squadra più in salute insieme al Napoli. Inoltre, a gennaio recupererà una serie di giocatori e avrà un’artiglieria pesante da schierare. Dopo tanti tentativi, Allegri è arrivato al 3-5-2 che è il modulo  che non potrà stravolgere, difficilmente si passerà al 4-3-3 nonostante il rientro di Chiesa e Di Maria che dovranno adattarsi. La scoperata di Fagioli e Miretti, insieme a Rabiot riscoperto e Pogba valore aggiunto, fanno si che la Juventus sia la vera anti-Napoli al pari del Milan.

La vittoria sulla Fiorentina di ieri da parte del Milan è segnata dagli arbitri, Commisso starà dando di matto, ma adesso la seconda cosa che a Napoli gira – e l’ha ammesso ieri Paolo Del Genio – è fare una corsa da 100 punti altrimenti rischiamo di essere riacciuffati perché il sistema arbitrale è di nuovo all’opera.

Non credo a queste cose, ma molti arbitri stanno facendo errori clamorosi e che la sudditanza psicologica esista. È un termine non coniato da un giornalista, ma da un arbitro, nel 1996 lo disse il designatore dell’epoca, Bertotto dopo un Venezia-Inter con grosse polemiche arbitrali. In questo momento gli arbitri sono nell’occhio del ciclone, perché è accaduta una cosa pazzesca.

L’AIA è affiliata alla FIGC, ma ha una sua autonomia ed una sua Procura Federale, cioe ha qualcuno che si occupa degli arbitri da un punto di vista disciplinare, tale D’Onofrio, arrestato per traffico di droga a livello internazionale.

Si è scoperto che è quando è stato nominato procuratore dell’AIA, ex militare di carriera cacciato dall’arma per aver dichiarato una laurea falsa -e che curriculum ha questo signore- era agli arresti domiciliari. Si sono difesi ammettendo che lui ha dichiarato di non avere carichi penali, ma quali titoli di meriti aveva D’Onofrio per fare il procuratore?

Ciò ha creato imbarazzo a livello internazionale e non porta le dimissioni di Trentalange? Non convince Gravina a commissariare l’AIA? II Napoli deve correre oltre questi ostacoli perché dovrà ritrovare la magia il 4 gennaio, quella meravigliosa che il Maradona ha sancito alla fine di Napoli-Udinese. L’aria buona di questo spogliatoio, rispetto a quella fetida, avvelenata, maleodorante di un’AIA che ha scelto un delinquente come procuratore “.

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