Undicesima vittoria di fila, straordinario Osimhen, poi i gol di Zielinski ed Elmas, ma nel finale calo di tensione e due reti dei bianconeri in 3′. Il Napoli di Spalletti vince un match dominato a lungo con tre gol e altre occasioni non sfruttate, poi diventato incredibilmente sofferto, ma questo Napoli oltre a qualità tecnica ha anche tanto cuore e spinto da un pubblico fantastico riesce così a tagliare comunque il traguardo braccia al cielo. Gioca al massimo a due tocchi, la manovra è fluida con i bianconeri costretti a correre tanto senza mai riuscire a recuperare il pallone e costretti spesso al fallo: il predominio di gioco della squadra di Spalletti è netto e le soluzioni sono sempre giuste. L’Udinese non ha mai riferimenti ed è sempre messa in costante apprensione soprattutto per la presenza di uno scatenato Osimhen che aiuta tantissimo anche in fase difensiva. Funzionano alla perfezione nel primo tempo i meccanismi nei rientri difensivi e i raddoppi sono sistematici. Squadra corta e compatta, il migliore della linea a quattro è Di Lorenzo. In avvio di ripresa Spalletti inserisce Mario Rui al posto di Olivera e poi Ostigard per Juan Jesus. L’Udinese intensifica l’azione offensiva e alza il ritmo, ma il Napoli colpisce ancora con una ripartenza perfetta, continua ad attaccare e a provarci in tutti i modi. Entra anche Politano e poco dopo Ndombele, Lobotka e Anguissa salgono sempre più di livello con il passare dei minuti e si punta spesso il portiere avversario. Poi l’improvviso calo di tensione nel finale. Due gol in tre minuti dei bianconeri che rientrano in partita con il Napoli che accusa il contraccolpo. E il finale diventa da brivido, ma gli azzurri reggono e arrivano alla sosta volando in testa alla classifica.
Da Il Mattino
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