Spalletti-Osimhen, la crescita del nigeriano opera del mister

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Osi ha costruito i primi passi di questo splendido progetto di calcio, s’è fermato e poi è tornato a modo suo: spazzando via napoli scudettocon la forza di un uragano – come sopra – anche i dubbi sollevati dalla critica in merito alla possibilità di ritagliare per lui un posto in un gruppo che in quella fase mandava giù a memoria calcio champagne. Già, qualcuno dubitava: e così al rientro è piombato sull’Ajax al Maradona e poi sul Bologna; e sulla Roma, sul Sassuolo con una tripletta, sull’Atalanta e infine anche sull’Empoli. Sei gol (sette con quello contro l’Udinese) messi in fila in quattro partite di campionato e via: media spaventosa, colpi decisivi e soprattutto l’impressione di mettere sempre la squadra al centro dei suoi pensieri. Dei suoi movimenti. Del suo gioco. Spalletti ci ha lavorato tanto e continua a farlo, ma i risultati sono semplicemente eccezionali e la gestione del fuoco che gli brucia dentro è tutta in un dato: una sola ammonizione in 14 giornate contro le tre della stagione precedente e una in Champions per aver festeggiato sfilando via la maglia. E a gennaio, quando la corsa-scudetto entrerà nel vivo, Victor sarà anche fresco e riposato: la Nigeria non andrà al Mondiale, ahilui, e la Coppa d’Africa comincerà il 23 giugno 2023. Quando l’età dell’oro potrebbe già essere diventata l’età dei tre colori della storia. Fonte: Cds

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