Nonostante la sconfitta contro il Liverpool, il Napoli ha chiuso al primo posto il girone di Champions League e lotta per il campionato. Luciano Spalletti e i suoi, infatti, potrebbero riportare lo Scudetto sulle sponde del Vesuvio dopo 33 anni dall’ultimo Tricolore. Quando, per intenderci, tra i calciatori azzurri c’era un certo Diego Armando Maradona.
Un qualcosa di incredibile solo ad agosto, quando i bookmaker non credevano in Kvaratskhelia e compagni. Anzi, scommettere sulla vittoria della serie A del Napoli era quasi come giocare al Book of Ra Magic in cui bisogna puntare su istinto, bravura e anche un pizzico di fortuna.
Da gennaio, però, comincia un nuovo campionato e analizziamo i motivi per cui Spalletti e i suoi possono e devono crederci fino in fondo.
Capitolo Mondiale
Si è detto davvero tanto sulla questione relativa al Mondiale: a chi beneficerà? Quanto inciderà? La presenza, nel bel mezzo del campionato, della competizione più attesa da tutte le Nazionali – almeno quelle che vi partecipano – è stata sopravvalutata o davvero incide così tanto?
Ovviamente, lo sapremo solo a gennaio. Però partiamo con il dire che il Napoli, tra le squadre di vertice, è quella che consegna meno giocatori alle Nazionali. Infatti, a meno di clamorosi colpi di scena, sono solo 5 gli azzurri che partiranno per il Qatar: Zielinski (Polonia), Olivera (Uruguay), Mario Rui (Portogallo), Lozano (Messico) certi mentre Kim (Corea del Sud) e Anguissa (Camerun) quasi sicuri che dovranno onorare le rispettive Nazionali.
Ci sarebbe anche Simeone con l’Argentina ma in questo caso la certezza non si può dare. Se si va a scorrere le altre rose, si vede come il contributo fornito, ad esempio, da Milan e Inter è notevolmente maggiore. I rossoneri, infatti, consegnano davvero parecchi giocatori: da Theo Hernandez a Olivier Giroud passando per Rafael Leao. Pilastri di Pioli che dovranno dedicarsi anima e corpo in Qatar.
Per l’Inter, invece, ci saranno Lukaku, Brozovic, Lautaro Martinez, Dumfries e De Vrij. Senza dimenticare Onana, Gosens e Correa. Non certamente pochi. Resta da vedere se sarà un vantaggio o uno svantaggio
Se le squadre di Spalletti crollano nel finale adesso…
Si dice spesso che le squadre di Luciano Spalletti partono forte e poi crollano. Ma, in realtà, in primis non sempre questo succede e, poi, c’è da dire che questo è tutto un altro campionato. Nel senso che a gennaio si riparte dopo due mesi di stop.
Come riprenderà il campionato la squadra di Spalletti, rimpianto a Roma nonostante le vicissitudini con Totti? Se valesse la regola menzionata prima, allora vuol dire che l’ex tecnico dell’Empoli ripartirebbe di nuovo forte e il Napoli non avrebbe problemi. In ogni caso, però, questa è davvero una incognita poiché, magari, bisogna vedere chi farà il ‘mantenimento della condizione’ migliore.
Perché, comunque, dal punto di vista tecnico, questa squadra non è inferiore a nessuno e può giocarsela davvero con tutti. Nella speranza che, scaramanzia a parte, ci si ritrovi tutti in strada a festeggiare un qualcosa che questi tifosi stanno aspettando da tempo.