Giacomo Raspadori: “Lo scudetto? E’ un obiettivo che vogliamo raggiungere”
L'ex Sassuolo e il ruolo a sinistra: "Mi metto a disposizione del mister"
Una squadra dalla memoria corta, che dimentica le imprese, che neppure si ricorda di quante partite ha già vinto: «Il nostro segreto è resettare tutto dopo ogni gara e ricominciare con lo stesso coraggio di sempre». Lo dice Giacomo Raspadori dopo il successo contro l’Empoli elencando una serie di meriti che stanno permettendo al Napoli di consolidare il primato in campionato: «Tra questi c’è anche l’entusiasmo che ogni trionfo comporta e poi la crescita collettiva di un gruppo che si diverte e vuole raggiungere un obiettivo».
PAZIENZA. Non era scontato battere l’Empoli, Raspadori conosceva la storia di questa partita anche se nella scorsa stagione scortava gli obiettivi del Sassuolo: «Si persero sei punti, era una gara difficile, loro sono organizzati, forti, ben allenati. Siamo stati meno precisi del solito, avremmo voluto sbloccarla prima, anche io ho sbagliato qualche occasione nel primo tempo. Fortunatamente chi è entrato ha dato una grossa mano al Napoli come è già successo altre volte. Siamo tutti contenti per una vittoria preziosissima che ha grande valore». Raspadori ha agito a sinistra al posto di Kvaratskhelia, ruolo che aveva già ricoperto sia a Napoli sia tantissime volte al Sassuolo: «Mi metto sempre a disposizione, ho fatto tante rincorse, abbiamo avuto tutti la mentalità giusta».
DECIMA. Il Napoli ha memoria corta, ma quando Raspadori ricorda il percorso – primato in campionato, ottavi Champions, filotto di successi – gli occhi gli brillano: «Dieci vittorie sono tante, sono tutte meritate e sono frutto del lavoro, della mentalità che si è creata all’interno dello spogliatoio. Ora dobbiamo solo dare continuità a questo bel ciclo continuando così». Per l’attaccante della Nazionale la sosta per il Mondiale, che comincerà dopo l’ultima di sabato con l’Udinese, non sarà un ostacolo: «Non penso, stiamo lavorando nel migliore dei modi, anzi potrà esserci d’aiuto, la sfrutteremo dopo aver giocato tante partite tutte ravvicinate. Sabato la prossima e quindi è ancora presto per fermarsi a parlare di questo. Anzi, avremmo potuto fare ancora due-tre mesi senza fermarci». Lo scudetto non è tabù: «Non è una parola magica, è un obiettivo e vogliamo raggiungerlo, ci stiamo impegnando per questo, tutti danno una grossa mano e anche grazie alla rosa profonda siamo riusciti ad arrivare fino a questo punto. Ma ora non vogliamo fermarci». Fonte: Cds