La maglia di Osi è la 9, come le vittorie consecutive degli azzurri

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E’ stato lui a procurare ai bergamaschi il rigore del momentaneo vantaggio dell’Atalanta con un tocco di braccio, ma è stato sempre lui a pareggiare i conti, perchè Osimhen è così, a lui non piace lasciare le cose a metà!

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Nove: come le vittorie consecutive del Napoli in campionato e come il suo centravanti. Osimhen: il numero 9 dietro la maglia – appunto – e l’8 sul carnet di capocannoniere della Serie A in attesa che la giornata si concluda. Kvara non c’è, è a casa a curare la lombalgia, ma Victor è ovunque e domina. Fisico bestiale e giocate decisive: è suo il fallo da rigore, certo, ma sono suoi anche i rimedi allo svantaggio camuffati da gol del pareggio realizzato di testa volando in cielo da fermo in stile Nba e poi da assist per il bis di Elmas. Un ciclone che s’abbatte sull’Atalanta in dodici minuti e la sesta rete di fila in quattro partite consegnata alla squadra in una delle serate più importanti di questa prima parte del campionato: era lo scontro tra la prima e la seconda in classifica e alla fine Osi ha fatto quello che fanno i grandi. Sì, la differenza: un anno fa si diceva che le sue reti mancavano sistematicamente negli appuntamenti clou e invece da quando è rientrato dall’infortunio ha blindato prima la sfida con la Roma all’Olimpico e poi quella di ieri a Bergamo. E mica soltanto questo. Senza limiti. Fonet: CdS

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