Il Napoli ai voti del Cds: Kim forza impressionante in difesa. Lobotka stanco, ma come sempre indispensabile

Zielinski e Anguissa non brillanti come nel passato ma arrivano alla sufficienza

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Il Napoli cala il poker contro il Sassuolo, conquistando la vittoria numero 13 di fila tra Italia e l’Europa, consacrando il primo posto in campionato. Man of the mach è sembra ombra di dubbio Osimhen che realizza una tripletta, a seguire Kvaratskelia due assist ed una rete. Molto bene anche Mario Rui che fornisce l’assist e coglie la traversa. Un meccanismo perfetto, mentre per i neroverdi a tratti anche un paio di spunti interessanti, ma sulla loro strada c’è stato Meret che ha evitato un paio di volte la rete agli avversari. Zielinski e Anguissa non brillanti come nel passato ma arrivano alla sufficienza.

 

 

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Meret 7 – Anche lui c’è, eccome, per tenere sempre chiusa una partita che Pinamonti, Laurienté e Frattesi potrebbero riaprire. Ma no, non si può.

 

Di Lorenzo 6 – Un po’ Laurienté e un po’ il ginocchio che gli creano problemi, superati con un’intelligenza sempre viva.

 

Zanoli (34’ st) sv – Però quei 70 metri d’allungo, che stile….

 

Kim 7 – Una impressionante forza della natura: intuitivo nelle diagonali, devastante nelle accelerazioni. E così di lui Napoli si è innamorata facilmente.

 

Juan Jesus 6 – Un buco, che gli aprono davanti, qualche umanissima leggerezza e comunque, dietro c’è Meret.

 

Mario Rui 7  – Per un’ora, è un calcio sublime, condito persino da una traversa con il destro, al solito il piedi usato per l’autobus. E l’assist per Kvara, vabbè, collo-interno, a girare.

 

Anguissa 6 – Un po’ di ruggine, forse anche di preoccupazione: ma quando passeggia rimane nella sua eleganza.

 

Ndobmele (11’ st) 6,5 – Meglio non scherzarci. Diventa un’onda quasi anomala, fa le due fasi, attacca lo spazio e per poco (un capello?), il tiraggiro non muore all’incrocio.

 

Lobotka 6,5 – Ha bisogno di rifiatare e si concede le pause in campo: ma non rinuncia mai, perché è tutto dentro a quel cervello.

 

Demme (34’ st) sv – Sa bene ch’è dura, avendo Lobotka avanti.

 

Zielinski 6 – Può darsi pensi ad Anfield o anche no: e comunque, poche coperture e rare percussioni. Perciò esce, per Spalletti lui non può essere normale.

 

Elmas (11’ st) 6 – Si prende il lavoro sporco e lo ripulisce, riempiendolo di vivacità.

 

Lozano 6,5 – S’allunga come una molla e fa male a Rogerio, fa bene al Napoli ma anche a se stesso, che per poco non trova il fendente da mille e una notte.

 

Osimhen 8,5 – Ha la voracità e la velocità d’una pantera. Sa che c’è sempre Kvara ad imbandirgli la tavola – o Traroré – e l’unica cosa da fare, a quel punto è: prendersi il pallone e portarselo a casa.

 

Kvaratskhelia 8 – La natura gli ha donato l’estro, il talento, al fantasia, la rapidità. Usa per sé e per il Napoli il campionario, sotto gli occhi d’una curva piena anche di georgiani.

 

Raspadori (26’ st) 6 La punizione è capacità balistica.

 

Fonte: Cds
 

 

 

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