E’ il vero fenomeno di questi ultimi mesi, fenomeno non solo calcistico, ma sociale. In Georgia, attualmente, il paese si ferma per vedere in tv le partite del Napoli. Il Napoli di Khvicha Kvaratskhelia. Chi si occupa di “pallone” lo ha notato da un po’, ma ritrovarlo nella home page sportiva del New York Times fa un certo effetto. Il titolo dell’ articolo, scritto a 4 mani è : The Instant Legend of Kvaradona. Il calciatore georgiano è definito “il protagonista assoluto della Champions League”. Il New York Times, riportato da Il Napolista, si sofferma anche sull’errore madornale commesso dai principali club europei che l’hanno snobbato in quanto “solo georgiano”.
Poi, prova a spiegare il fascino di Khvicha: “La radice del fascino di Kvaratskelia è un senso di rarità. È il tipo di giocatore che il calcio moderno – con i suoi sistemi giovanili industrializzati e modelli stilistici – non produce più: volubile e intuitivo, vagamente anticonformista, in qualche modo selvaggio”.
“Ha alcuni aspetti che sono molto georgiani”, dice di lui Andrés Carrasco, il capo spagnolo dello sviluppo giovanile della Dinamo Tbilisi, il club che lo ha portato alla luce: “Tende a non preoccuparsi se qualcosa non funziona. Non pensa alle conseguenze negative. Questo è vero per molti giocatori d’attacco qui. Sono audaci. Sono un po’ anarchici”.