Carraro: “La fortuna del Napoli si chiama De Laurentiis, quando il club fallì…”

L'ex presidente della FIGC ha parlato del Napoli e del presidente Aurelio De Laurentiis a Radio CRC

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Franco Carraro, ex presidente della Federcalcio, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma, spendendo parole d’elogio per il Napoli e Aurelio De Laurentiis.

 

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Ecco le sue dichiarazioni:

“È un campionato stranissimo soprattutto per il fatto che tra qualche giorno si fermerà e soffriremo come dei pazzi perché noi siamo solo spettatori. Spero che vedremo delle belle partite, ma avremo un rimpianto grandissimo. Molti giocatori che giocano nel campionato italiano saranno impegnati. Il campionato è molto aperto, mi sembra che il Napoli, l’Udinese e l’Atalanta siano delle novità, però si tratta di tre società che da molti anni si sono ben organizzate, quindi sono sorprese molto relative. Sono amico di Galliani e Berlusconi, ma spero che perda la prossima partita contro il Milan. L’Inter ha un ottimo allenatore, però il fatto che la società abbia un assetto che appare un po’ instabile è oggettivamente un dato di fatto non positivo.

Quando il Napoli fallì fu orribile. Purtroppo non c’erano le condizioni per non prendere i provvedimenti che stavamo per prendere. Per fortuna arrivò De Laurentiis che salvò la società. Tra essere una grande società e vincere ci vuole un quid in più. Tifo Milan, ma l’ideale per il calcio è che non ci sia una squadra che vinca sempre come è stato con la Juventus per nove anni di fila. 

Gli arbitri? lo penso che il calcio abbia un problema nel reperire gli arbitri. Nelle categorie soprattutto dei dilettanti devono superare delle violenze inaccettabili a causa di genitori che pensano che i propri figli debbano vincere ad ogni costo. Il fatto che le donne si aprano all’arbitraggio è un fatto positivo perché in futuro il calcio potrà cercare arbitri tra gli uomini e tra le donne.

Bisogna sapere che il calcio femminile sta andando bene e sta attirando. Questi anni 2000 hanno tante caratteristiche, tra le quali c’è quella che le donne praticano sport esattamente come gli uomini. In Italia siamo dietro rispetto ad altri paesi del mondo ed è buono che scaliamo posizioni, significa che ci stiamo evolvendo”. 

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