“Il Mattino” vota gli azzurri: il migliore? Kvaratskhelia!

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Il salto in alto del Napoli. Che ha vinto, sapendo soffrire, vedendo più spesso il pallone tra i piedi degli altri piuttosto che tra i propri. Sofferenza legata alla stanchezza, si vede. E non è roba di poco conto fare a meno di Anguissa là nel mezzo. Che male c’è a dipendere da qualcuno? Alla fine sono dieci vittorie consecutive. E poco importa che non è stato un calcio bollicine: qui sono tutti felicissimi di essere brutti, sporchi, cattivelli e primi in classifica. Mettetegli il sale sulla coda, a questo Napoli, se ci riuscite. Kvara è in condizioni stellari, Osimhen entra con la voglia di un re che non vede l’ora di rimettere sul capo la sua corona. Lozano più cinico di altre volte. Errore di Meret clamoroso ma senza gettargli addosso la croce e ritornare al solito bla bla: capita a un portiere di fare un errore di questa dimensione.

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4 Meret

Primo tempo assolutamente non giudicabile: un tiro del Bologna, un gol. Nella ripresa, invece, commette una topica clamorososissima su Barrow e riapre una partita che sembrava tutta in discesa per il Napoli. Non è costretto a fare altro, ma quando nel finale esce a vuoto contribuisce a far abbassare il voto ancora di più.

7,5 Di Lorenzo

Alza la pressione fin dai primi minuti, portando da sei a sette gli uomini in azzurro che cercano di strappare il pallone. Trova le chiusure necessarie quando il Bologna prova a spingere sulla sua sinistra o stringendo anche in diagonale come. Non sbaglia davvero nulla in un secondo tempo principesco, nessuna sbavatura.

7,5 Kim Min-Jae

Zirkzee capisce il motivo per il quale certe partite le gioca Arnautovic: perché se ti trovi uno come Kim, allora il pallone non lo prendi praticamente mai. Autorevolezza del sudcoreano che mette il corpo ed esce anche palla al piede. La vendetta dell’olandese arriva con il gol nell’unica palla giocabile. Poi il solito dominio.

7 Juan Jesus

Confermato sul centrosinistra della retroguardia per favorire la prima impostazione, stringe sui trequartisti felsinei che provano ad inserirsi e lavora bene anche su Barrow. Trova la zampata per diventare il quindicesimo marcatore del Napoli. Non trova un secondo tempo alla Kim, ma fa bene soprattutto su Barrow.

7 Mario Rui

Sfiora il gol, si propone con estrema continuità e censura la gara di Barrow quando galleggia dalle sue parti e lo fa anche pensando di far danni: il suo primo tempo è di alto profilo, si innesta nel percorso virtuoso di inizio stagione, anche andando a supportare Kvara, aprendo spazi con le sovrapposizioni.

6 Ndombele

Costruisce nella catena di destra con Di Lorenzo e Politano, mostrando un livello differente. Molto bello da vedere l’interscambio delle posizioni che non lascia riferimenti. Medel cerca di fare il mastino, ma la differenza di velocità marca la differenza. Nella ripresa si spegne nelle due fasi e non riesce più a incidere.

7,5 Lobotka

Mantiene un baricentro altissimo per guidare la pressione: il Bologna non gli tiene una marcatura unica e strettissima, lo slovacco sentitamente ringrazia per dettare i tempi e bypassare Zirkzee che è l’uomo che più degli altri lo segue. Chiude con un solo errore in impostazione. Disarmante la regolarità delle sue prestazioni.

6,5 Zielinski

Ci mette qualche minuto a carburare, poi quando entra in partita inizia a disegnare calcio. Aperture perfette e di prima per i compagni, Aebischer prova a seguirlo ma fa grande fatica a leggere le sue intenzioni. Finisce gran parte del carburante nella ripresa, soprattutto quando si tratta di contribuire alla fase difensiva.

6 Politano

Partecipa molto bene alla manovra sulla destra, versante sul quale il Napoli costruisce quasi tutte le sue azioni nella prima frazione. Quando il Napoli alza il ritmo inizia a trovare incroci illeggibili per la difesa del Bologna e spreca un’ottima occasione, con Cambiaso che deve spendere tantissime energie per seguirlo.

6 Raspadori

Il duello con Lucumì non è semplice: il centrale del Bologna legge bene e lo taglia fuori dalle verticalizzazioni in più di una circostanza. Meglio quando si tratta di farsi trovare da riferimento per i compagni. Va ad un pelo dal vantaggio, servito da Kvaratskhelia quando si trova su Bonifazi e non su Lucumì.

8,5 Kvaratskhelia

Si accende per un paio dei suoi spunti brucianti in avvio. Thiago Motta gli piazza Posch sulle sue tracce che è un centrale e non un terzino. Una mossa che non funziona: due assist pazzeschi per Raspadori e Politano sprecati. Nella ripresa è il fattore che determina la vittoria. Ogni pallone è una giocata, è meraviglioso da osservare.

7 Lozano

Entra e determina subito con la rete del 2-2 ed è un segnale importante della sua voglia in questa stagione: Cambiaso non lo vede mai, l’asse con Di Lorenzo funziona tra tacchi e tagli. Si abbassa con continuità quando serve per supportare il suo capitano e trova numerosi spunti importanti.

7,5 Osimhen

La solita voglia di spaccare il mondo, di travolgere i difensori e chiunque si metta sulla sua strada. Furbo a lavorare sul centrosinistra del Bologna dove riesce a prendere meglio il tempo a Bonifazi che a Lucumì come avviene in occasione del gol del 3-2. Ottimi i tagli sul secondo palo non sempre premiati dai compagni.

6 Olivera

Ultimi minuti di gara per mettere cavalli sulla corsia mancina. Segue Sansone con la giusta attenzione e cerca sempre di accompagnare l’azione. Funziona l’alternanza con Mario Rui anche perché sembra davvero aver trovato la forma fisica e dopo essersi messo alle spalle il fastidioso infortunio di giugno.

6,5 Elmas

Dopo le polemiche delle ultime ore sui social network, entra con la funzione di dare respiro ad un Ndombele particolarmente stanco. Bravo a chiudere e trovare spazi per i compagni, soprattutto per tenere lontani i rossoblù. In ogni caso, dà la sensazione di saper fare più le cose giusta in campo che smanettando sui social.

sv Demme

Esordio stagionale, pochi minuti per entrare nuovamente nei meccanismi dopo il lungo infortunio e per dare respiro a Lobotka. Non è proprio l’alter ego dello slovacco ma in ogni caso serve prima o poi rivederlo efficiente e pronto all’uso. Visto col contagocce. E nessuno scorda quello che sapeva fare con Gattuso.

Fonte: Il Mattino

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