Napoli-Ajax, azzurri tutti promossi: Zielinski è perfetto, Kvara è una furia. “Il Mattino” vota
La lezione dell’andata, quelli dell’Ajax, mica l’hanno imparata. Niente. Eppure bastava ricordarsi degli schiaffi dolorosi presi ad Amsterdam. Zero. I vecchi lancieri d’Olanda prendono e partono come i kamikaze giapponesi nella seconda guerra mondiale.
E allora agli azzurri, blindati in uno straripante 4-3-3 tutto estro e fantasia, non resta che fare la cosa che riesce meglio: straripare e colpire. In un batter baleno.
Imbarazza il mondo con cui i lancieri vengono infilzati: sempre allo stesso modo.
Tutti avanti e il Napoli li azzanna. Poi il ritmo cala e l’Ajax mette la faccia in avanti senza mai smettere di essere poco accorti quando la palla ce l’ha il Napoli. Zielinski illuminato, ma là in attacco sembrano davvero i quattro cavalieri dell’apocalisse.
La vittoria vale il passaggio agli ottavi di Champions League.
6,5 Meret
Chiamato in causa Bergwijn in avvio, risponde con un intervento che dimostra la grande esplosività nelle gambe anche perché gli spunta dal nulla. Nel primo tempo, poi, poco più dell’ordinaria amministrazione. Sul colpo di testa di Klaassen ci arriva, ma può davvero poco.
6,5 Di Lorenzo
Bergwijn non è un cliente facile, ma anche con il supporto di Lozano viene quasi sterilizzato. Continua a giocare più all’interno del campo, con il possesso si alza in posizione di interno di centrocampo, mostrando la volontà di Spalletti di affidargli il compito di costruttore della manovra.
6 Kim Min-Jae
L’infortunio di Rrahmani lo costringe a giocare sul centrodestra per la prima volta. Un aspetto che gli fa perdere le misure in alcune circostanze dove dimostra di non essere impeccabile: inoltre, andando oltre agli strafalcioni, manca l’intesa con Juan Jesus.
6 Juan Jesus
Primo tempo in cui si basta ma anche lui non riesce a nascondere sotto il tappeto la polvere di qualche incertezza nei sincronismi con Kim: la fortuna vuole che Kudus non crea problemi. Ingenuo e non poco sul rigore che procura su Brobbey. Merita un 6 con tre meno… come si usava una volta a scuola.
6,5 Olivera
Spinge tantissimo e migliora anche l’intesa nel triangolo con Zielinski e Kvara. Anche in fase difensiva tiene bene su Berghius e riesce a produrre quella superiorità numerica ponendosi come quinto nella linea di attacco. Si imballa sul cross che porta al gol del 2-1.
7,5 Anguissa
Dominatore assoluto degli spazi. Un Vieira prima maniera: senza neppure farlo percepire, copre enormi porzioni di campo sulla manovra avversaria. C’è Taylor piazzato nell’intento di limitarlo negli inserimenti, ma la distanza fisica è troppo alta. Si fa male nell’azione del gol dell’Ajax e manda tutti in bambola.
6,5 Lobotka
Seguito come un’ombra da Klaassen, riesce a farsi vedere, certo, e anche con le modalità di sempre per guidare l’azione. In ripiegamento, poi, il solito lavoro a stringere (e tanto) il campo agli olandesi. Soffre più di altre volte anche perché il possesso è molto spesso dell’Ajax.
7,5 Zielinski
Apre il break nel recupero palla, sviluppa l’azione, raccoglie lo scarico di Lozano e gli offre un pallone alla De Bruyne. Perfetto. Sul secondo gol, poi, quasi si diverte a bypassare il suo marcatore, Alvarez e scambia con Kvara nello stretto aprendo lo spazio per il georgiano e il gol di Raspadori.
7,5 Lozano
Il duello con Bassey è vinto facilmente con i tagli alle spalle, come in occasione del gol. Supporta anche Di Lorenzo in fase di non possesso, con generosità e sostanza non da poco, prendendo l’uomo che accompagna Bassey in spinta o andando direttamente sul terzino olandese.
7,5 Raspadori
Li chiamano falsi nove per via dell’altezza, ma Jack è nove vero: mostra forza fisica per impattare su Blind e Timber in ogni duello. Solito importante lavoro per compattare il Napoli: bellissimo il movimento a staccarsi in occasione del suo gol, quello del raddoppio.
8 Kvaratskhelia
Destra, sinistra. Magari la palla non la dà, ma il suo zigzag sulle fasce è l’essenza del calcio. Quando parte, la marcatura di Sanchez viene annullata, così come il raddoppio di Timber o di Berghius che prova ad abbassarsi. Gelido dal dischetto e in fase di non possesso sta decollando.
6,5 Ndombele
La sua passeggiata non è di quelle esaltanti, ma in ogni caso è sempre assai attento sotto il profilo tattico. Entra anche lui al 50’ e prova anche a fare gol. Ed è da un suo tiro che arriva il fallo di mano di Timber: non galleggia come altre volte nella linea di mediana ma dà sostanza.
7 Osimhen
Si fece male proprio in una notte di Champions, quella col Liverpool. E si rivede all’alba del secondo tempo. Corre di qua e di là in attacco, a Blind e Timber gira la testa. Lascia il rigore a Kvara ma poi sente l’odore del sangue come uno squalo a ridosso del 90’ e recupera tutto da solo il pallone del 4-2.
sv Politano
Anche lui è lì a dare solidità alla cerniera di destra, dove viene piazzato per far respirare il georgiano. Ha corsa e generosità, ma è uno di quelli che soffre quando entra nella ripresa però qualche bella corsa delle sue la fa intravedere: gli piace giocare al fianco di uno come Osimhen.
sv Elmas
Non è vero che la gara è già finita. Certo, deve fare un bel po’ di passi all’indietro anche perché c’è ancora da soffrire visto che l’unica cosa che non manca a quelli dell’Ajax è l’arrendevolezza. Lui si piazza largo e prova a tirarsi addosso qualche difensore: meglio quando fa massa in difesa.
sv Gaetano
Il vice Zielinski, almeno per una manciata di minuti. Assaggia il campo della Champions, prova anche qualche irruzione nella sbandata difesa dell’Ajax che però resiste finché riesce: il fanstasista ha la gioia di prendere parte alla festa finale, ha bisogno di altri test e forse qui di spazi ne trova pochi.