Per il Napoli con Victor è inevitabile il 4-2-3-1. In una sola gara è stato provato

Con il cambio modulo sarebbe escluso Zielinski

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E’ ovvio che avere a disposizione gente come Osi, Jack e il Cholito stuzzica un bel po’: pensi a vederli in coppia, pensi che magari per come vanno le cose di questi tempi sarebbe curioso ammirare Giacomo che gira intorno a Victor, ma questa storia implicherebbe per forza di cose modifiche varie non contemplate.

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Bene, che si fa? Semplice: la soluzione più gettonata dal primo minuto è una poltrona per due e anche per tre.

Un centravanti e gli altri due a seguire.

E d’accordo, le partite sono tante e tutte ravvicinate e ognuno avrà a disposizione molte occasioni, ma dal momento in cui Osimhen risulterà pienamente recuperato sarà necessario compiere delle scelte. E volendo andare oltre i numeri e oltre la considerazione che tutto sommato il 4-2-3-1 è sempre stato un copyright di Spalletti, restano gli uomini: esterni come Kvara, tanto per dirne uno, oltre ai centrocampisti.

E si sa, i grandi allenatori sono quelli che adattano il calcio ai giocatori che allenano. A maggior ragione con il certificato dei risultati. Con il Lecce fu provato il modulo, in quella circostanza, non andò bene, però si era anche ad inizio stagione dove ancora non si conosceva il valore del Napoli, col tempo potrebbe dare i risultati sperati.

Fonte: Cds

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