Centrocampo azzurro: una cattedra per tre professori

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Rieccoli. Lobotka, Zielinski e Anguissa, pronti ad accendere la luce del centrocampo azzurro. Juric ne è consapevole. Lo sanno anche Liverpool e Milan. Dopo l’addio di Fabian, aspettando il vero Ndombele, Spalletti è riuscito a puntare su un tridente che si completa alla perfezione con interpreti in grado di brillare da soli, in valore assoluto, ma che si esaltano soprattutto insieme. Ognuno dei tre col pallone fa ciò che vuole, anche se in ruoli diversi sono tutti professori del palleggio, uniscono fisicità a qualità tecniche invidiabili. La palla con loro corre veloce, la manovra è fluida, le preventive sono corrette. Il Napoli non è mai lungo. Anguissa, per intenderci, non può essere considerato un mediano, ha un’eleganza nel tocco e una facilità di fraseggio da far invidia ai trequartisti. Lobotka, viceversa, è il classico metronomo, ma sa anche sfruttare la sua fisicità per difendere palla e contrastare gli avversari, Zielinski è la mezzala perfetta che quest’anno sta trovando anche una continuità e una determinazione nelle giocate prima sconosciute.

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