Le stelle azzurre d’Europa, il 22enne Raspadori e il 21enne Kvaratskhelia protagonisti nell’ultimo turno di Nations League, sono in ordine di tempo gli ultimi talenti afferrati dal Napoli sul mercato: 35 milioni a rate per Jack e 10 cash per Khvicha. Le prime operazioni su calciatori ventenni sono cominciate nel 2007, quando la squadra risalì in A. De Laurentiis e il suo braccio destro dell’epoca, il manager Marino che era stato ds del primo scudetto nell’87, li definivano acquisti prospettici: preziosi anche in chiave futura, eventualmente in grado di far realizzare una corposa plusvalenza di bilancio.
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Estate di 15 anni fa, ecco lo slovacco Hamsik (20 anni), l’uruguaiano Gargano (23) e l’argentino Lavezzi (22). Spesi 14,5 milioni per i loro cartellini. Tre investimenti su cui Marino puntò a occhi chiusi anche se a Castel Volturno vi furono tifosi contestatori nel giorno della presentazione di Lavezzi e Hamsik: sembravano acquisti di poco conto, invece sarebbero stati decisivi per il ritorno in Champions nel 2011 e la conquista di un trofeo (la Coppa Italia 2012), rivenduti poi per 30 milioni nel 2012 ai francesi del Psg e per 20 nel 2019 ai cinesi del Dalian. Il Mattino