La prima volta da doppio azzurro: quello del Napoli ma anche quello della nazionale per Giacomo Raspadori: «Per me è importante restare a disposizione della squadra, sono sempre stato generoso e spero di poter essere d’aiuto come sempre, l’impegno non mancherà mai. Ruolo? Giocare con un attaccante al mio fianco forse è meglio, ma ho sempre giocato prima punta ed è una cosa che riesco a fare. Posso restare più vicino alla porta, credo di esprimermi al meglio nella zona centrale del campo ma spesso ho giocato anche esterno e credo il ct come sempre farà le scelte migliori per il bene della squadra» ha detto l’attaccante dal ritiro della nazionale che non sarà al Mondiale: «Sarà molto pesante, è il sogno di ogni bambino quello di giocare un Mondiale con la Nazionale. Sarà un momento difficile, ma c’è da guardare oltre e costruire il nostro futuro».
«Sicuramente passare al Napoli è stato un grandissimo cambiamento, era quello che cercavo» ha spiegato Raspadori. «Pur essendo giovane volevo mettermi in difficoltà, per il mio percorso era importante. Sono sempre stato un ragazzo molto ambizioso e sto vivendo tutto con equilibrio, è la cosa più importante sia dopo un successo che dopo un insuccesso. Mancini a giugno disse ai giovani di affrontare nuove sfide, è stato un aspetto molto importante, sentirsi dire queste parole dal ct mi ha portato ad accettare questa nuova realtà. È stato un messaggio che è arrivato ed è stato importante per la mia scelta di andare a Napoli, dove ho trovato una vera famiglia. Con Luciano Spalletti l’impatto è stato molto positivo. Devo ringraziare lui e il Napoli che mi hanno voluto a tutti i costi».
La Redazione