Il Napoli ammutolisce San Siro e si porta a +3 sui campioni d’Italia grazie a una prestazione di squadra fatta di cinismo, resistenza e tenacia. Il Milan parte meglio degli azzurri, che ringraziano Meret per due interventi prodigiosi su Giroud e Krunic, mentre il centrocampo è ben schermato dalla mediana rossonera e Raspadori fatica tra le linee. Brilla, tanto per cambiare, Kvaratskhelia nel primo tempo azzurro, nonostante qualche difficoltà in più ma, una volta capito con chi ha a che fare, non si spaventa e lascia sul posto sia Calabria che Kjaer, costretti al fallo per fermarlo ed entrambi ammoniti. Sul finire di primo tempo i partenopei trovano linee di passaggio con maggiore facilità e la qualità del gioco si alza notevolmente nei primi minuti del secondo tempo, con Kvaratskhelia che sfida in velocità il subentrato Dest: contatto sul piede del georgiano e rigore concesso grazie al Var. Politano si presenta dal dischetto e non sbaglia. Il Milan cresce di intensità e sfonda sul lato mancina con Theo Hernandez, cliente scomodissimo per il povero Zerbin subentrato all’acciaccato Politano: cross e Giroud a rimorchio che trova il pareggio. I rossoneri sono più in palla del Napoli, vero, ma alla lontana crescono Anguissa e soprattutto Lobotka, che arginano le folate offensive del Milan. Poi, ci pensa Simeone a costruire il gol del raddoppio con un’ottima difesa della palla: servizio a Mario Rui, cross perfetto del portoghese e l’anticipo di testa a battere sul tempo sia Tomori che Maignan del Cholito. L’ultimo brivido della partita è la traversa salvifica colpita da Kalulu, poi può scatenarsi la festa azzurra.
Fonte: Il Mattino