08La maglia numero 10 rappresenta da sempre la maglia del fuoriclasse, del fantasista, del
regista, del giocatore che illumina il gioco con i suoi colpi di classe, i suoi lampi di genio, le
giocate impossibli, e che segna le reti più spettacolari che infiammano i tifosi! Come non
pensare ai grandi numeri 10 del passato, Pelè, Maradona, Cruijff, Platini, Zico, Roberto
Baggio, calciatori le cui gesta sono entrate nella storia del calcio e nella memoria di tutti gli
appassionati di questo fantastico sport!
Negli ultimi anni, tuttavia, il calcio è diventato più atletico, più veloce, più dinamico, e con il
passare degli anni, i numeri 10 puri, tutto talento e fantasia, sono stati spesso messi da
parte dagli allenatori che preferiscono giocatori più inquadrati negli schemi. Ma, è pur vero,
che quando ce l’hai un giocatore così che ti risolve le partite, lo fai giocare.
Quali sono i numeri 10 o presunti tali che oggi calcano i campi di serie A?
Forse il più famoso al momento è Paulo Dybala, vuoi per i trascorsi importanti alla Juve,
vuoi anche perché il suo trasferimento alla Roma di Mourinho può significare per lui l’anno
del rilancio anche a livello internazionale. È tutto da dimostrare però che il talento
argentino possa recuperare quello smalto e quella brillantezza che sono mancati
soprattutto nelle ultime due mediocri stagioni. Riuscirà lo Special One anche in questa
missione?
Ángel Di Maria. Non porta il 10 sulla maglia, ma lo è per talento, classe, visione di gioco.
Il trentaquattrenne nazionale argentino ha ancora tanto da dare, nonostante la non più
giovane età e non a caso ha sostituito il connazionale Dybala nella Juventus.
Paul Pogba. Porta il 10 sulle spalle, ma non lo è per davvero un numero 10: il nazionale
francese torna alla Juventus per riprendersi la luce dei riflettori, dopo qualche annata poco
brillante al Manchester United. Saprà il fuoriclasse d’Oltralpe convincere i più scettici che il
Polpo è tornato?
Hakan Çalhanoğlu: il turco-tedesco dell’Inter porta il 20 sulle spalle ma il 10 in nazionale.
Nella squadra di Inzaghi è il giocatore che più si assomiglia all’idea di numero 10, ha ottimi
colpi e lampi di classe, ma forse un po’ troppo “poco geniale” per essere considerato
davvero un 10.
La Lazio invece annovera quel Luis Alberto gioie e dolori per i tifosi biancazzurri e per
Sarri, che fa fatica ad inserirlo nei suoi schemi e nelle sue logiche di gioco. Non sarà
ricordato, il giocatore brasiliano, come tanti suoi illustri predecessori, ma è il numero 10
che porta sulla maglia se lo merita tutto.
Nel Milan campione d’Italia, la prestigiosa numero 10 la indossa Brahim Diaz. È il suo
ruolo, ma deve ancora dimostrare di essere un vero fuoriclasse degno di essere ricordato
per la 10: qualche buon guizzo, qualche dribbling, qualche gol di rapina, ma al Milan
ricordano ancora altri pesanti numeri 10 come Rivera e Gullit. Ne ha di strada il ragazzo
da fare.
Gli appassionati di scommesse sportive spesso amano puntare proprio sugli assist e sui
gol di questi campioni che indossano la numero 10, proprio perché sono loro i calciatori
che determinano con le loro giocate, nella maggior parte dei casi, gli esiti dei risultati, le
vittorie e i successi.
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