mattino difesa

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MERET 7
Il manuale del bravo portiere parla chiaro: può arrivare anche un solo tiro a partita e bisogna farsi trovare pronti. Lo sa bene il numero 1 del Napoli che nel primo tempo non può nulla sulla conclusione angolata di Zaccagni, ma nella ripresa si supera andando a pizzicare con la punta delle dita il colpo di testa di Felipe Anderson.

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DI LORENZO 6,5
Il senso dell’anticipo è il suo pane quotidiano. Quando capisce che c’è il margine per andare a borseggiare un pallone sanguinoso agli avversari, si butta dentro senza pensarci nemmeno una frazione di secondo. Bravo in fase di spinta, aiuta molto Politano soprattutto nel secondo tempo.

RRAHMANI 6,5
L’aiuto regista. Quando Lobotka è pressato o marcato troppo stretto si inventa lui nuovo play. I piedi non sono gli stessi dello slovacco, ma l’impegno è fuori discussione. Partita dopo partita migliora l’intesa con Kim e tiene alta la linea quando c’è da andare a recuperare il pallone nella metà campo avversaria.

KIM 7
In una squadra tutto sommato giovane spicca la sua personalità. Si prende responsabilità in fase di palleggio e attacca sempre alto. Poi appena il Napoli calcia un angolo direttamente in area prende l’ascensore e concede il bis dopo il gol all’esordio al Maradona contro il Monza.

MARIO RUI 6
Bentornato professore. Dopo il turno di riposo contro il Lecce, il portoghese si riprende il suo posto sulla corsia di sinistra e rimette in ordine le cose. L’intesa con Kvara migliora partita dopo partita. Si cercano, e molto spesso si trovano pure. Ingaggia un bel duello con Felipe Anderson e Lazzari che provano a sfrecciare da quelle parti.

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