A. D’Amico (Agente): “Non sostituirei Osimhen, è in rampa di lancio”
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Andrea D’Amico, agente sportivo italiano.
Ronaldo dovrebbe appendere le scarpette al chiodo? “Quando un grande campione deve smettere, deve farlo da grande calciatore, altrimenti macchierebbe la sua reputazione. Oppure dovrebbe vivere esperienze distanti dall’Europa. Tuttavia, la condotta di CR7 è triste, soprattutto per essersi offerto a numerosi club europei pur di disputare la Champions”.
Il Napoli farebbe bene quindi a puntare su Osimhen... “Il Napoli è una squadra costruita in un determinato modo, Osimhen è il centravanti della formazione di Spalletti. Non credo sia vantaggio cambiare l’equilibrio della squadra a pochi giorni dalla fine del calciomercato. Non sostituirei un calciatore in rampa di lancio con un campionissimo”.
Come procede l’affare Navas? “Manca il gradimento economico. Gli ultimi giorni di mercato, tuttavia, potrebbe essere decisivi. L’affare potrebbe sbloccarsi e il Psg potrebbe offrire le cifre della buonuscita richieste da Keylor“.
Entro quanto ci sarà il sorpasso della MLS sui campionati europei? “I club americani sono difficilmente paragonabili a squadre come il Psg in Europa. Gli americani hanno comunque effettuato un passo in avanti ed hanno capito che il calcio deve essere intrattenimento, oltre che business. Hanno compreso determinate dinamiche, stanno soddisfacendo le esigenze dei tifosi, nonostante la differenza dei contesti presenti in America. C’è stata anche un’accelerazione dal punto di vista tecnologico; la MLS è cresciuta e lo farà ancora nel corso degli anni, è un sistema teso al miglioramento. Quando ho visto Verona-Napoli qualche settimana fa, francamente ho assistito a scene primitive. È necessario un cambiamento, anche dal punto di vista organizzativo”.
Pensiero sull’episodio dello schiaffo del tifoso viola a Spalletti? “Vergognoso, un atteggiamento turpe”.
Com’è possibile che in Serie A ci sia una differenza netta tra le squadre di alta e bassa classifica dal punto di vista economico? “È chiaro che chi ha le spalle solide può indebitarsi per poi effettuare degli investimenti importanti. Quello che interessa ormai è lo spettacolo televisivo. Le persone voglio assistere all’eccellenza. Il sistema della retrocessione non è più adeguato. Nascerà la Superlega perché il calcio ormai è diventato uno spettacolo“.
Perché in Italia ci accanisce contro determinati calciatori ed alcune loro scelte come nel caso di Insigne? “È singolare l’automatismo a livello psichiatrico quando nascono diverse contrapposizioni. È un problema patologico. È troppo semplice scaricare le frustrazioni delle persone verso altre più fortunate come i calciatori”.