Ieri Luciano Spalletti in conferenza stampa ha esaminato la partita contro la Fiorentina e ha commentato alcune voci di mercato, ecco le sue parole:
Che punto è stato?
«Buono, giusto. Ci sono state occasioni di qua e di là. In difesa abbiamo sbrogliato qualche situazione pericolosa su palle perse a centrocampo. Poi bravo Gollini e poi la palla di testa di Lozano è troppo facile da buttare fuori».
Con Raspadori vicino ci può essere evoluzione tattica?
«Cambia sicuramente qualcosa con lui. Raspa è entrato bene, ha creato qualche movimento che ci poteva permettere di trovare calciatori liberi sulla trequatrti, sfortunato in alcune conclusioni, peccato per la palla che gli ha dato Politano, lui la palla addosso non la soffre, perché ha baricentro basso. Però io mi aspettavo di più dai cambi, anche perché la Fiorentina ha giocato giovedì. E invece noi l’impennata non siamo riusciti a darla e certe palle nel finale vanno giocate meglio. Cosa che non abbiamo fatto. C’era il vantaggio dell’uno contro uno a campo aperto ma che non siamo riusciti a sfruttare».
L’arbitraggio le è piaciuto?
«Sì, alla fine le decisione della ripresa hanno equilibrato le scelte del primo tempo. Ha fatto correre, come è giusto che sia: come nel calcio inglese, senza star lì a parlare di contatti. Basta con i contatti».
Che fa Cristiano Ronaldo?
«Non ho tempo per pensare a queste cose perché si gioca spesso, ci si allena ogni giorno, devo pensare a far carburare la squadra: quello che penso ora è solo che i cambi non hanno dato l’impulso che volevo».
Il mercato?
«Il Napoli probabilmente pensa a qualsiasi situazione riguardi i nostri calciatori. I nostri sono tutti sul mercato e si guarda a quello che succede. Se arriva uno e ti offre 100 milioni è difficile per chiunque dire di no».
Ora inizia un ciclo difficile?
«Sappiamo quale deve essere la nostra ambizione. La nostra scelta è una: andare in campo per essere protagonisti. L’atteggiamento è quello di ieri con la Fiorentina, dove nella ricerca, nella volontà c’era di andare a vincere la partita. Bisogna alzare il livello di qualità, quando gestiamo la palla. Ma con i viola abbiamo fatto quello che dovevamo».
Rispetto a un anno fa che sensazioni ha?
«Mi stuzzicano i nuovi ma c’è lavoro da fare. Tanto. C’è più freschezza, ma poi c’è da ritrovare carattere, personalità, blasone, qualità che invece avevano quei calciatori che sono andati via. Ecco, per certi versi è un lavoro stimolante».