Luciano Spalletti: “Kvaratskeila? Si è intestardito nell’uno contro uno. Da quando sono a Napoli sono tutti sul mercato”
Il mister del Napoli parla di maleducati di professione per i cori contro la mamma
Il Napoli ha rallentato al Franchi dopo due vittorie consecutive e mercoledì dovrà tornare subito in campo con il Lecce, ma in copertina inevitabilmente continua a finire la saga di Ronaldo e Osimhen.
«Non ho tempo per pensare ad altre cose perché si gioca spesso»,
liquida la storia Spalletti. Victor, nel frattempo, s’è fermato dopo i gol con il Verona e il Monza. Però vorrebbe continuare: «Ha risposto lui, tramite il suo procuratore, dicendo che vuole giocare la Champions con questo gruppo».
Appuntamento mercoledì al Maradona, insomma. «Da quando sono arrivato sono sempre tutti sul mercato: si è sempre detto così. E se arriva un’offerta da 100 milioni è difficile non prenderla in considerazione». Giornate interminabili.
OTTO-KVAR. E allora, la terza è andata. Archiviata: 7 punti in tre giornate e il primo posto in classifica in grande compagnia. Prima di tutto, però, Spalletti racconta le scintille con i tifosi della Fiorentina (uno ha tentato anche di allungare una mano): «Dietro la panchina ti offendono dall’inizio alla fine con una maleducazione, con dei bambini vicino che guardano: la tu’ mamma, la tu’ mamma… La maiala di tu ma. Mia madre ha 90 anni, poverina. Sono maleducati professionisti».
Poi Luciano analizza la gara: «Loro giocano uomo contro uomo e non siamo stati bravi a trovare il compagno libero. Abbiamo perso diversi duelli e diversi palloni, facendo fatica nello scambio a centrocampo». Anche Kvaratskhelia è parso scarico: «Ha fatto sotto livello di quello che può: si è intestardito a portare palla e ha fatto fatica nei contrasti. L’assist a Lozano, però, non si può sbagliare». D’oro, sì.
OSI&CR7. Poi, discorso Osimhen. Ampio: «Lui vuole bene ai suoi compagni di squadra, rincorre gli avversari per i suoi compagni ed è un terminale fortissimo nel gioco aereo e non solo. Averlo a disposizione con questa testa, al top, è il massimo per noi».
Già, ma la società non chiude alla suggestione proposta da Mendes: Cristiano al Napoli e Osi allo United. «Ripeto, non ho tempo per pensare ad altre cose: per le partite, perché ci si allena tutti i giorni, perché ho una squadra da far carburare, perché con le cinque sostituzioni non si è riuscito a dare l’impulso giusto pur avendo giocatori di questo livello. Il Napoli, probabilmente, pensa a qualsiasi situazione che riguarda i nostri calciatori. E se uno viene e ti offre 100 milioni è difficile non prendere in considerazione l’offerta…».
IL MERCATO. Ieri, nel frattempo, oltre a Simeone e a Ndombele ha esordito in campionato anche l’acquisto più atteso: Jack. «Raspadori è entrato bene, ha creato questo movimento che ci permettesse di trovarlo libero sulla trequarti. E’ stato sfortunato nelle conclusioni perché non è riuscito a calciare forte. Lui, comunque, è bravo a entrare tra le linee, non soffre la palla addosso e ha forza per girarsi su stesso».
Il bilancio del mercato? «Per ogni cessione è arrivato un sostituto. Uno per uno, tutto pari. Di certo c’è più freschezza e più voglia, si spera anche più stimoli e più volontà di mettersi in luce, ma poi c’è da ritrovare il carattere, la personalità, il blasone, la sicurezza, la convinzione e l’esperienza di quelli che sono andati via. Per me è stimolante dal punto di vista del lavoro».
«CHE GIOIA». A proposito di Raspadori: «Potevo fare meglio al tiro», dice Jack. «Avremmo voluto fare risultato, ma ora ripartiamo subito dalle cose positive: siamo già concentrati sul Lecce».
Fonte: CdS