Dev’essere stata una fortuna incrociarlo per l’intervista. Di questi tempi Victor Osimhen va veloce, rincorre tutti, ovunque vada il pallone lui c’è, ha segnato un altro gol dopo quello al Verona e quando è uscito dal campo altro che arrabbiato, ha fatto gesti chiari solo per incitare i compagni a dare sempre il massimo nonostante la partita fosse al sicuro:
«Volevo semplicemente motivare la squadra»
Osimhen ha segnato allo scadere del primo tempo dopo aver sfiorato il gol almeno tre volte, ha ricevuto palla da Anguissa e con un destro potente ha permesso al Napoli di sentirsi finalmente al riparo dopo un dominio che aveva prodotto appena una rete: «Che bella prestazione, sono orgoglioso della mia squadra. Continuiamo così».
LEADER. Osimhen ha caricato il gruppo, del Napoli sta diventando un trascinatore, la mimica è quella corretta, lui ci mette carica agonistica ma anche il buon esempio, perché corre per tre e invoglia anche gli altri a farlo. A fine partita, sacrificato nei minuti finali per rifiatare in vista delle prossime, la sua è un’analisi lucida ma senza limiti:
«Cercheremo di dare il massimo per questa stagione. Ci aspettano tante sfide per capire dove possiamo arrivare. Non ci poniamo limiti. Tutti, chi gioca e chi resta in panchina, faranno la propria parte».
Con Kvaratskhelia, anche solo per la stessa velocità, per un ritmo che li accomuna, l’intesa è già brillante: «Ma noi – spiega Osi – continueremo a lavorare per migliorarla, ci conosciamo da poco, abbiamo giocato appena due partite di campionato insieme. Lui è un giocatore che può darci tanto e aiutarci a vincere tante gare. Come questa».
Fonte: CdS