Kim Min-jae, Raspadori e tenere Politano e Fabián Ruiz per colmare il gap
D’ora in avanti i tifosi del Napoli potranno dormire sonni tranquilli, sostanzialmente per due motivi: perché dopo Mertens non ci saranno più illustri addii, e perché il club di De Laurentiis da qui a inizio campionato si darà da fare per regalare a Spalletti una squadra finalmente competitiva. La fase più sofferta e delicata, per chi segue con passione i partenopei e ha dovuto salutare i propri beniamini, su tutti Insigne e Koulibaly, insomma è alle spalle. E non potrebbe essere altrimenti, visto che le rivali degli Azzurri, Juventus in primis, si stanno attrezzando per costruire rose di livello, in grado di competere il prossimo anno su più fronti. D’altronde disporre di più giocatori di qualità è l’unico modo per scendere in campo per vincere sempre, qualcosa che oggi fa difetto alla formazione allenata dal mister nativo di Certaldo, perché la diaspora azzurra, conclusasi qualche giorno fa, è stata di quelle importanti.
L’attenzione ora è tutta rivolta all’attaccante neroverde
Dopo gli addii di Ospina, Ghoulam, Insigne, Koulibaly e Mertens, il Napoli in questa sessione di calciomercato è chiamato a un compito arduo, ovverosia quello di ricostruire la rosa partendo quasi dalle fondamenta. A parte il punto fermo Osimhen, è necessario intervenire in più reparti, cosa che a dire il vero gli Azzurri starebbero già facendo. L’ingaggio di Kim Min-jae, l’erede in difesa del forte centrale senegalese, è un primo decisivo passo verso questa direzione, ma non basta. In attacco, reparto nevralgico per i partenopei che necessita di essere potenziato, c’è bisogno di almeno un rinforzo di peso, uno del calibro di Raspadori. Strapparlo al Sassuolo non sarà semplicissimo, considerando che il club neroverde si è già privato di Scamacca, incassando una cifra vicina ai 40 milioni di euro, e dunque non ha per forza bisogno di vendere un altro dei suoi gioielli più preziosi. La trattativa comunque è aperta, e se il Napoli dovesse mettere le mani sul bomber della Nazionale, il gap con le pretendenti per lo scudetto, Juventus, Milan e Inter, potrebbe assottigliarsi. E se arrivasse come vice Meret uno tra Kepa, Navas o Neto…
Tuttavia, per poter recitare un ruolo da assoluta protagonista, la squadra di Spalletti quest’anno dovrà puntare moltissimo sulla preparazione atletica. Fino a novembre a causa del mondiale qatariota si giocherà ogni 3 giorni, dunque i partenopei per fare la differenza in campo, e come accade in altri sport come il poker in cui la preparazione è fondamentale per un’ottima resa, dovranno curare certi dettagli tra cui fare attenzione all’alimentazione, dormire bene ma non solo.
Un Politano in più da schierare in campo? E se Fabián Ruiz…
Anche lui avrebbe dovuto lasciare il club di De Laurentiis, e invece così non è stato. Lui è Politano, ala offensiva abile a ripartire in campo aperto, accostato a più riprese al Valencia di Gattuso, oggi chiamato a riconquistare la fiducia di Spalletti. Dovesse riuscirci la rosa del Napoli ne beneficerebbe, perché uno come l’ex Inter è un elemento indispensabile se si vuole puntare in alto. I suoi strappi palla al piede non sono da tutti, e soprattutto si sposano bene con l’idea di gioco degli Azzurri. L’unica punta Osimhen, non è un mistero, per dare il meglio di sé segnando più goal ha proprio bisogno di questo tipo di rifornimenti che solo giocatori con quelle caratteristiche sanno offrire. Un altro che se recuperato può fare benissimo è Fabián Ruiz, che per ora è ancora un “separato in casa”, visto che continua a rifiutare il rinnovo di contratto. De Laurentiis a quanto sembra in queste ultime ore starebbe cercando in tutti i modi di venire incontro ai desideri dello spagnolo, proponendogli un aumento che toccherà i 3,3 milioni di euro a stagione. Se l’interessato dovesse accettare, tornerebbe a dispensare palloni geniali per i compagni, come del resto ha sempre fatto.