Tennis, riecco i campioni Napoli è nel circuito Atp
In Villa comunale la sfida dei sogni attesi i primi dieci big della classifica
L’ufficialità è arrivata puntuale. L’Atp Tour, l’associazione dei tennisti professionisti, ha pubblicato sul proprio sito (atptour.com) il nuovo calendario mondiale per i prossimi mesi del 2022. E c’è Napoli. Compare Napoli e fa un certo effetto vedere il nome della nostra città inserito nello stesso calendario dove da sempre ci sono eventi storici come Wimbledon, gli Internazionali d’Italia, il Roland Garros, per elencare i più conosciuti. Si giocherà dal 17 al 23 ottobre prossimo, la terzultima settimana di gare della stagione e dopo Napoli si giocheranno solo altre tre tornei. Facile ipotizzare che all’Atp 250 in Villa parteciperanno top 10 mondiali a caccia di punti decisivi per qualificarsi alle Atp Finals di Torino.
IL GRANDE SLAM
Napoli entra nel grande tennis dalla porta principale, insieme ad altre città prestigiose: Firenze in Italia, Gijon in Spagna, e poi ancora la Corea del Sud con Seoul, Israele con Tel Aviv, gli Usa con San Diego. L’occasione, come ha confermato l’Atp, è arrivata grazie alla rinuncia dei tornei asiatici di autunno per l’emergenza Covid (Pechino, Shanghai, Zuhai). Entusiasta Andrea Gaudenzi, presidente dell’Atp, con un glorioso passato di giocatore di Coppa Davis italiano: «È incredibilmente incoraggiante che molte grandi città si facciano avanti per ospitare il tennis dell’Atp Tour in questa stagione. Ringrazio tutte le città interessate e coinvolte in questo processo e attendiamo un’entusiasmante seconda parte di stagione». Lunedì prossimo al Tennis Club Napoli (ore 17) il presidente della Federtennis Angelo Binaghi, il presidente del club Riccardo Villari e il manager e organizzatore Cosimo Napolitano, con la presenza del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, illustreranno nei dettagli l’Atp 250 di Napoli. Fin qui le certezze sono poche ma tutte importantissime: tornerà alla Rotonda Diaz l’Arena del tennis da cinquemila posti che nel 2019 ha ospitato l’Universiade di Napoli, il montepremi del torneo sfiorerà i seicentomila euro (record assoluto per il tennis a Napoli) e si giocherà su superficie dura (hard), dettaglio decisivo per portare al torneo i big mondiali e i migliori azzurri, Matteo Berrettini e Jannik Sinner su tutti, considerato che in autunno si giocherà in Europa solo sulla superficie hard.
LA SVOLTA
C’è un parallelo che rende più emozionante l’ingresso di Napoli nell’Atp Tour. Già quest’anno l’evento in Villa sarà il secondo più importante (insieme a Firenze che si gioca una settimana prima ma indoor) d’Italia dopo gli Internazionali di Roma. Proprio come accadeva negli anni 50 e negli anni 60 quando al TC Napoli si giocava un torneo mondiale secondo solo a quello della capitale. C’è un albo d’oro fantastico, testimone incancellabile di quella bellissima epoca che ritorna oggi. Vinsero fuoriclasse come gli australiani Lew Hoad, Mervyn Rose, come l’americano Budge Patty, come l’italiano Nicola Pietrangeli (4 volte), come il romeno Ilie Nastase. Più di 50 anni dopo è accaduto qualcosa di incredibile. Riccardo Villari è riuscito nell’impresa di collegare i fasti e la gloria di quell’evento al prossimo che arriverà in ottobre. L’ha fatto, con visione e strategia, in due mosse entrambe decisive: ha detto sì al Challenger Atp 2021, con i rischi di una pandemia non conclusa e con l’Italia in piena crisi ancora, prima sfida vinta. Ha poi accettato la seconda gigantesca sfida dell’Atp 250 quest’anno, un evento che costerà alla fine ben oltre il milione di euro. Numeri enormi che fanno paura. Riccardo Villari ha detto sì a Binaghi senza esitazione, con visione ha messo in campo capacità manageriali, condotto il TC Napoli in prima linea, non senza difficoltà e rischi organizzativi. Ha trasformato il sogno di migliaia di appassionati in realtà. Un atto di coraggio e di passione che sarà ripagato. A Napoli è già scattato il tam tam per l’acquisto di abbonamenti e biglietti del torneo, l’evento sportivo dell’anno. Presto, prestissimo si potrà già prenotare ed acquistare.
Marco Lobasso (Il Mattino)