La promessa di Kvicha a Tommaso Starace. Il suo numero di maglia
Il calciatore georgiano porterà una bottiglia di vino al massaggiatore del Napoli
Terrore puro, invece, quello provato dopo lo scoppio della guerra in Ucraina: all’epoca Kvicha giocava con il Rubin Kazan, in Russia, e i suoi connazionali georgiani cominciarono a prenderlo di mira. A minacciare lui e i suoi: «Quando è iniziata la guerra abbiamo tremato tutti, sia io sia la mia famiglia, e così mi confrontai con i miei compagni: mi dissero che avrei dovuto fare la scelta migliore per me, che la vita è la cosa più importante. Non potevo più restare in Russia». Risoluzione di contratto e via a casa, alla Dinamo Batumi, dove ha incantato. «Io ho onorato la maglia del Rubin fino alla fine. Loro hanno fatto tanto per me».
Finale dedicato a una serie di curiosità: «Non so per quale numero di maglia opterò: 7, 77, 17 o 18».
Dipende anche dalle disponibilità. «So di non poter prendere il 10: è solo di Maradona». Sulla cui biografia è preparato, come dimostrano le risposte a un quiz improvvisato.
E ancora: «Il mio calciatore preferito? Giorgi Kinkladze, un gran talento».
Ultima risata: «Porterò una bottiglia di buon vino georgiano a Tommaso Starace, il magazziniere. So che è una leggenda del club». Lo farà ballare nello spogliatoio, garantito.
Fonte: CdS