Tatticamente? Ancora 4-2-3-1 e 4-3-3, a seconda delle esigenze e delle caratteristiche: Spalletti valuterà innanzitutto Kvaratskhelia e la sua capacità di sacrificio nella posizione che fu di Insigne, nonché la tenuta di Gaetano e Zerbin.
La regia sarà affidata a Lobotka, i gol a Osi. E poi? In rosa c’è un signore di nome Zielinski, il simbolo della discontinuità ma anche un talento che grida vendetta: dopo aver lanciato in orbita Rrahmani e Lobo, ex invisibili, magari il signor Luciano farà un’altra magia.
Fonte: CdS