Koulibaly, la trattativa del contratto tra il bonus e la fascia di capitano

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Il presidente del Barcellona, Laporta, ha ricevuto una sorta di via libera dall’assemblea dei soci per le operazioni di mercato. Il cognome della prima scelta per rafforzare la difesa comincia per K ma non è Koulibaly: è Koundé, che è francese come Kalidou, ha 8 anni in meno di lui e gioca nel Siviglia, che entro il 30 giugno ha la necessità di cederlo per ragioni di bilancio. Difficile che il Barça a questo punto si lanci sull’alternativa Koulibaly, almeno in questa estate, perché nella prossima il cartellino del capitano campione d’Africa sarà disponibile a costo zero.

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E allora è probabile che durante il ritiro – Koulibaly sarà presente al raduno di Castel Volturno a inizio luglio – De Laurentiis e il giocatore approfondiscano l’argomento rinnovo, ovviamente alla presenza del procuratore Ramadani. Scottato da quella mail di Mertens, il presidente punta su Kalidou come leader nello spogliatoio, seguendo l’indicazione di Spalletti. Ma non c’è solo un rinnovo in ballo. C’è la leadership, appunto: Koulibaly diventerebbe il capitano del Napoli, il simbolo della squadra. E c’è un aspetto economico importante, al di là della cifra da apporre sull’eventuale nuovo contratto: il bonus alla firma.
È diventata prassi che, al momento del rinnovo, le società accordino una cifra a un giocatore più o meno di valore. De Laurentiis versò 2,5 milioni due anni fa a Mertens, che nelle scorse settimane ne ha richiesti altri 1,6 attraverso il suo legale nella proposta per un accordo fino al 2023, rigettata dal club. E Koulibaly? Non trapelano cifre né dall’entourage di Ramadani né da quello del Napoli. Si sa di un colloquio avvenuto a metà maggio, durante la festa di addio di Insigne, ma non ci sono dettagli. Si ipotizza, a proposito del bonus alla firma, una cifra vicina ai 10 milioni che Ramadani potrebbe chiedere a De Laurentiis quando la trattativa entrerà nel vivo. Si troverà un’intesa o Kalidou saluterà il 30 giugno 2023, come hanno fatto in queste ore Insigne, Mertens e Ospina? F. De Luca (Il Mattino)
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