ESCLUSIVA – E. Schioppo (dif. Pomigliano femm.): “Il professionismo? Sarà uno stimolo in più per le giovani leve del nostro movimento”

Il difensore del club campano parla anche dei tempi di recupero

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Lunedì pomeriggio allo stadio “Chiovato” di Bacoli, si è svolta la manifestazione per ricordare il dirigente del Napoli femminile Fulvio Gais e i dieci anni dalla storica promozione in serie A del club azzurro. Ilnapolionline.com ha intervistato il difensore del Pomigliano calcio femminile Emanuela Schioppo.

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 Volevo sapere le tue condizioni fisiche e quando ti rivedremo in campo? “Sono passati due mesi dall’infortunio e mi auguro di tornare presto in campo. Sto recuperando, svolgo le classiche terapie, compreso in piscina. Per il rientro in campo potrebbe essere tra Settembre e ottobre”

Il primo in A del Pomigliano si è visto una squadra che ha giocato spesso alla pari delle migliori. Qual è la stata la ricetta che vi ha portato a determinate prestazioni? “Contro tutte le nostre avversarie abbiamo sempre cercato di esprimere il nostro gioco. La ricetta è stata quella di allenarci sempre bene. Si scendeva in campo, pur sapendo il valore delle avversarie, ma la costanza e la voglia di non mollare, ci hanno portato a questo importante risultato”.

Da difensore qual è stato l’attaccante che ti ha messo maggiormente in difficoltà? “Sicuramente gli attaccanti della Juventus Women. Io ho giocato appena due gare, contro le bianconere e l’A.s. Roma, prima del brutto infortunio. Sono entrambe due ottime squadre e certamente i loro attaccanti hanno messo in difficoltà me e il resto del nostro reparto”.

Tra meno di un mese il calcio femminile passerà al professionismo. Tu che ti aspetti in maniera particolare per questo importante passaggio per il nostro movimento? “Direi che è un passaggio molto importante, perché premia tutti i nostri sacrifici. Ovviamente c’è grande soddisfazione, questo consente alle ragazzine di avvicinarsi al nostro movimento e farlo sempre più con maggior entusiasmo. Senza dimenticare che ora verrà considerato come un lavoro e diventi una calciatrice a tutti gli effetti”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

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