Ramadani (Ag. Fifa) al CdS tranquillizza: “Kalidou? La verità sulle presunte trattative”
L'agente del difensore senegalese chiarisce sul futuro del suo assistito
C ’è sempre una verità dentro i rimbalzi irregolari d’un pallone: e pure nelle traiettorie sporche, alcune artatamente create dal vento, si riesce a far luce, con limpidezza. Falì Ramadani è un signore che parla poco, quasi niente, praticamente mai: se ne sta nell’ombra a gestire il proprio «mini-esercito» di talenti, lascia che intorno a sè si agiti il mercato e, con la prudenza e il buon senso ma soprattutto con riservatezza, osserva (quasi) dal buco della serratura ciò che capita intorno. Kalidou Koulibaly è un suo assistito, un pezzo grosso della scuderia, che diventa il soggetto del desiderio di un macro-cosmo ovviamente ingolosito dalla scadenza del contratto di un fuoriclasse fuori dalla norma: a giugno 2023, tra tredici mesi, si può salire comodamente sul K2 senza spendere un euro, offerta gratis ispirata dal tardivo intervento di Adl nell’operazione rinnovo. Falì Ramadani ha deciso, e scelto, di concedere al Corriere dello Sport-Stadio una dichiarazione sintetica e però efficace, praticamente una parabola che finisce all’incrocio dei pali, per spazzare via qualsiasi libera interpretazione intorno a quel «colosso» che stuzzica il calcio che conta:
«Le quotidiane notizie che riguardano Kalidou Koulibaly e appaiono sistematicamente sui media mi spingono, in qualità di rappresentante del calciatore, a una semplice precisazione. In questo momento, non c’è alcuna trattativa con altri club che attiene al futuro di Koulibaly e siamo in attesa di incontrare il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, per definire la soluzione migliore per il calciatore e per il club».
E dunque, la palla passa alla società, alla sua prossima offerta – ultima, definitiva? – per tentare di non perdere un capitale tecnico ed anche umano che inevitabilmente può alimentare i sogni di Barcellona e di Psg, di Chelsea e di chiunque altro stia alla finestra, perché il tempo vola e una stagione se ne va così, senza accorgersene.
Fonte: CdS