Sconcerti e i tifosi: “La loro arroganza e l’ossessione malata per la vittoria”

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Dopo aver vinto cinque scudetti pochissimo tempo fa, ora il dito dei tifosi è puntato su Max Allegri. E su tutti quelli che non vincono, in un’ ossessione malata per la vittoria, sempre e comunque. Di quest’atteggiamento arrogante parla Mario Sconcerti, editorialista del Corriere della Sera a Calciomercato.com

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“Il loro dolore per non riuscire a vincere qualunque cosa, ambizione impossibile, ingiusta, sempre fuori dalla realtà quindi esoterica, malata. Non si può essere d’accordo con la squadra e l’allenatore solo quando vince. Essere tifosi quando si vince riesce a chiunque. C’è qualcosa di insopportabile in questa arroganza della vittoria, come se perdere due volte su undici fosse una ferita, questa insostenibile sopportazione di una sconfitta. Senza capire i tempi, senza tener conto delle dinamiche naturali, delle reazioni e della forza degli altri. Il bisogno di far male al colpevole che ci indichiamo, anche se è quello che ha portato un numero imbarazzante di vittorie. Allegri è la stessa persona, lo stesso tecnico, non c’è nessuna razionalità, nessun amore juventino, nella delusione persecutoria di adesso. E, qualunque sia la realtà, ci sono cose che vanno accettate. Se l’amore non è agonismo”.

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