Alfredo Trentalange, presidente dell’Assoarbitri, in occasione della conferenza stampa di oggi, ha fatto il punto a fine stagione. Le sue dichiarazioni su TMW: “Senza fare trionfalismi, consideriamo la stagione positiva, pur avendo fatto degli errori. Abbiamo uno strumento relativamente giovane come il VAR e abbiamo tanta voglia di crescere e di confrontarci. Questa non è retorica: erano anni che non si verificava una situazione così complicata a livello agonistico, con la Serie A conclusa all’ultima giornata. La stagione è positiva dal nostro punto di vista, perché c’è stato, con coraggio da parte del designatore e di tutte le componenti, un passo indietro delle generazioni più esperte per fare passo ai giovani. Quando si dà fiducia ai giovani, è chiaro che bisogna aspettarsi qualche errore dettato dall’inesperienza. Questo ricambio è avvenuto sia a livello di vertice che a livello di base, con grandissima disponibilità da parte degli arbitri di A. Tempo fa si diceva che la Serie A era un altro pianeta, oggi si cerca di avere le stesse linee guida dal vertice alla base.
Il doppio tesseramento ha portato 385 nuovi arbitri, di cui 15 donne. Sembra un numero risibile, ma il reclutamento passa attraverso un salto culturale per il quale le famiglie iniziano a vedere la figura dell’arbitro come una figura interessante. La lotta alla violenza passa anche attraverso la formazione: noi vorremmo che tutte le società, prima dell’iscrizione, avessero uno spazio in cui studiare il regolamento. Siamo tra le nazioni più arretrate da questo punto di vista: diamo per scontato il regolamento ed è difficile imparare quello che pensi già di sapere”.
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