Ci sono tifosi e tifosi. Quelli che rubano le macchine e fanno i bulli fuori lo stadio, e i tifosi veri che amano lo sport e i principi che dovrebbe insegnare. Ed è proprio così che si divide anche il web davanti alle immagini dello striscione choc affisso nella notte sui cancelli dello stadio Maradona, ben in vista per chi si dirige verso la tangenziale di Fuorigrotta.
«Spalletti, la panda te la restituiamo… bast’ ca tene vaje!»,
vi è scritto. E il riferimento è al furto dell’autovettura dell’allenatore azzurro avvenuto lo scorso ottobre all’esterno dell’Hotel Britannique.
Dinanzi alla notizia numerosi napoletani hanno preso le distanze. Anche fra i denigratori di Spalletti in tanti si sono dissociati da una frase che appare grave, ingiustificabile e lontana da ogni scherzo di buon senso.
A quanto pare l’iniziativa sarebbe stata opera di un piccolissimo gruppo facenti parte di un’organizzazione molto importante della curva B, ossia i Fedayn, che hanno deciso di restare anonimi – lo striscione è infatti firmato «E’ Marjuol» – perché anche all’interno dello stesso gruppo i più
«Questi non sono i veri tifosi»; «Si sentono orgogliosi di essere delinquenti, non sono napoletani»; «Non hanno sangue azzurro gli autori di quello striscione»; «È una vergogna che certe cose possano sporcare l’immagine di una città come Napoli», sono le frasi che si leggono per il web a commento dell’accaduto.
Dunque nonostante le contestazioni in atto nelle ultime giornate nei confronti della squadra, del club e del tecnico, quasi nessuno appoggerebbe un gesto tanto estremo che supera di gran lunga l’immagine delle uova lanciate sul pullman della squadra e persino la reazione di rabbia dopo la strepitosa vittoria casalinga col Sassuolo. Dopo lo Se già lo scorso lunedì, in occasione del 35° anniversario della conquista del primo tricolore era stato esposto uno striscione di protesta – «10 maggio 1987: 35 anni or sono, altri uomini, altri valori. Della mer… attuale preserviamo solo i colori» vi era scritto – quello della scorsa notte è sembrato ai molti inaccettabile
L’ipoteca sul terzo posto comunque non ha messo a tacere i reclami per la poca voglia di lottare per uno scudetto che quest’anno sembrava davvero alla portata, visti anche i rallentamenti delle squadre al vertice. Le scelte tecniche e tattiche del mister sono state messe più volte sotto accusa, così come quelle societarie, che avrebbero tenuto in bilico il futuro di qualche giocatore poco interessato alla causa. Ma per qualcuno si alza sempre più la voce di una rottura anche dopo le dichiarazioni del presidente, che sottolineava la scelta di Spalletti di vivere in hotel piuttosto che prendere casa quasi a voler porre l’attenzione dei tifosi su questo. Ed episodi come quello della scorsa notte potrebbero solo alimentare la rottura fra le parti e il cattivo ambientamento dell’allenatore a Napoli. Fonte: mattino.it