Su 1 Station Radio, è intervenuto Pietro Lo Monaco, dirigente sportivo ed ex ds, tra le altre, del Catania, ecco le sue parole: “Napoli? Consentitemi un parere: è dai tempi di Sarri che dico che in quel preciso momento storico, il Napoli aveva acquistato un grande top player: il gioco. I partenopei erano fra le squadre che esprimevano il miglior calcio in Europa. Occorreva continuare ad investire sul gioco. Il Napoli ha preferito perseguire sempre la sua linea, quindi quella di acquistare buoni giocatori giovani e valorizzarli per fare plusvalenza. La linea societaria è quella di mantenersi fra le prime, ma manca uno step conclusivo. Non c’è stata la giusta voglia di vincere. Quel che manca è proprio quella volontà di vincere che non ha mai fatto parte della mentalità del Napoli. Gli azzurri, al netto di ciò, riescono a sfornare dei giovani importanti, quindi la cosa da chiedersi è: se ci fosse stato un grande lavoro da quel punto di vista, quanto il Napoli sarebbe potuto crescere? Gaetano? Il talento di Gaetano si è sempre visto, ma non è l’unico: mi viene in mente Sepe, ad esempio. Sono giocatori che vengono dal settore giovanile, quindi il mio discorso è che al sud ci sono le possibilità di lavorare, ma manca la cultura proprio nelle proprietà.”