ESCLUSIVA – M. Favo (c.t. Italia Under 15): “Il successo del Torneo delle Nazioni. Motivo d’orgoglio per noi e per i ragazzi”
In queste settimane, spesso si è messo in evidenza la crescita dei vivai e dei giovani, soprattutto in Italia e qualcosa si sta muovendo. Le compagini Under 15 e 17 si sono messe in evidenza, con il successo del Torneo delle Nazioni e la qualificazioni ai prossimi Europei in Israele. Ilnapolionline.com ha intervistato il c.t. dell’Italia Under 15 Massimiliano Favo.
Dopo 14 anni l’Italia Under 15 conquista il Torneo delle Nazioni. Prime sensazioni e per i ragazzi che esperienza è stata? “Siamo contenti di aver riportato dopo tanti anni un trofeo in bacheca e averlo fatto in un torneo così importante. C’erano squadra di livello europeo, sudamericano e mondiale e averli battuti è motivo di soddisfazione. Prima della manifestazione abbiamo giocato test amichevoli contro la Roma e la Spagna per arrivare al meglio come ritmi e intensità. Aspetti che il nostro calcio va in difficoltà come spesso si dice. Per i ragazzi è stata un’esperienza importante, si sono fatti valere, perciò la strada tracciata è quella giusta. Vorrei fare i complimenti al supervisore dell’Under 15 Antonio Rocca all’intero staff e al coordinatore delle nazionali giovanili Maurizio Viscidi. Quest’ultimo agisce nell’ombra, in silenzio e i frutti del suo lavoro cominciano a vedersi”.
Nella rosa dell’Under 15 ne faceva parte anche il 2007 del Napoli Christian Garofalo. Ci parleresti del ragazzo? “Christian è un difensore centrale di piede mancino, ma come tutti i ragazzi di 15 anni ha ampi margini di crescita. Il ragazzo ha dimostrato davvero di essere forte e può certamente con il tempo fare strada. Naturalmente noi cerchiamo di formare i giocatori per far sì che possano fare esperienza anche in campo internazionale. Al resto ci devono pensare i club per la crescita definitiva, ma ti posso dire che ha mostrato di avere qualità interessanti e certamente io e il mio staff siamo soddisfatti”.
Ci parleresti dell’Under 17. Tu sei il vice del c.t. Bernardo Corradi, dentro e fuori dal campo che persona è? “Ci tengo a sottolineare un aspetto. Da napoletano sono fiero che nelle varie squadre nazionali, ci sono ben 35 ragazzi del sud. E’ motivo di soddisfazione personale da parte mia, ma anche la conferma che il territorio campano e non solo, è sempre fertile di talenti e che hanno voglia di esplodere. Parlando dell’Italia Under 17 ci siamo ben comportati nei due round dove nel primo abbiamo realizzato 12 reti, mentre nel secondo 5 gol, subendo appena una rete. La dimostrazione che è un gruppo molto forte e non vediamo l’ora in Israele di affrontare le nostre avversarie all’Europeo. Bernardo Corradi? Nonostante la sua carriera di calciatore e il suo invidiabile pedigree, è una persona davvero umile. Si sta mettendo in evidenza al momento solo a livello di Nazionali e gli auguro di potersi confrontare con i club com’è successo a me tra Primavera e società”.
Infine ti vorrei chiedere un pensiero su Mino Raiola. Se hai avuto il piacere di conoscerlo come persona e professionista. “Purtroppo non ho avuto il piacere di conoscerlo personalmente. E’ chiaro che i procuratori hanno i loro pro e contro, dipende sempre dalle circostanze. L’unica cosa che ti posso dire che lui nel suo campo era un genio e mi stringo ovviamente alla sua famiglia in questi giorni davvero difficili”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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