“Il Mattino” dà i voti – Napoli, disastro azzurro: inizia Meret e finisce Malcuit

0

Il Mattino – Clic. Buio in sala. Otto minuti da choc. In un pomeriggio di luce accecante, il Napoli si accorge di essere avvolto dalle tenebre. Non c’è più nulla di quello che si era ammirato fino a un mese fa. Lo cerchi, e non lo trovi. Un disastro, uno choc. Primo tempo da schiaffi poi il Napoli si ritrova avanti 2-0 neppure si sa come. Ma le grandi baciate dalla fortuna, il pallone a quel punto lo nascondono, lo butta nell’Arno ma certo non fanno quello che hanno fatto gli azzurri. Senza grinta, senza determinazione, senza voglia. La celebrata fase difensiva, su cui aveva costruito il primo posto, ora stinge in una serie di movimenti confusi, rattrappita. La fase offensiva è impalpabile. Uno spettacolo horror con pochi precedenti. 

Factory della Comunicazione

4 Meret 

Un eroe tragico che precipita in un abisso fantozziano. Un disastro su Pinamonti che gli dà fastidio conoscendo il suo punto debole. Cosa gli passi per la testa è complicato da dire: è una papera colossale che manda completamente in tilt la squadra. Prima non aveva fatto male. Ma è una rovina. 

4,5 Zanoli 

Disattento. Si aggrappa su Pinamonti per non farlo scappare via e rimedia un giallo. Spinge poco ma anche quando è aggredito va quasi in apnea. Non sempre è convincente, nonostante un minimo di puntiglio: di rado azzecca i tempi di inserimento. Certo, bene non stava, ma che fine ha fatto la spensieratezza dei ventenni? 

4 Rrahmani 

Si distrae sul colpo di testa di Pinamonti al 3’. Tiene la barra dritta e non perde mai la lucidità neppure quando si ritrova a dover duellare tra Cutrone e Pinamonti. Poi inizia lo show horror, perché sul primo gol dell’Empoli arriva al rinvio svampito e poi lascia da solo il povero Meret che non sa che pesci prendere con quel pallone. 

4,5 Juan Jesus 

Va completamente in bambola, quasi non riesce a capire dove andare a chiudere, chi prendere in consegna. Gli vanno addosso e lui si ripara alzando le mani. Sicuramente il più reattivo là dietro quando l’Empoli dilaga e scaraventa palloni su palloni nella trequarti azzurra. Duro e grezzo ma anche poco efficace. 

4,5 Mario Rui

Fa fare a Bajrami un taglio mettendoci una insolita disattenzione. Il tasso di imprecisione è più alto del solito, anche se resta per un po’ propositivo. Zurkowski passa poco mai anche se magari in fase di costruzione altre volte riesce a far meglio. 

4 Anguissa 

Sempre lento, impreciso, compassato, gioca quasi con la puzza sotto al naso, Asslani e Bandinelli si alternano a seconda delle situazioni e lo asfaltano. Potrebbero tranquillamente regalarsi una tisana quando lui ha la palla. Fa due cose buone e basta. Anzi non basta. Poi il crollo. 

4 Fabian Ruiz 

Lui e Verre si guardano in cagnesco. Ne azzecca davvero poche nel primo tempo, come tutti: quando gli ringhiano addosso ci casca come un pollo. Impacciato, che palla ce l’abbia lui o gli altri. Si trascina nel secondo tempo, quando la gara diventa una battaglia lui svanisce nel nulla. 

6 Lozano 

Graffia e ruggisce. Sempre in movimento tra fascia e interno, con acume. Bandinelli e Parisi hanno il compito di stargli attaccato anche perché appare motivato e ispirato. Dà spallate pure nella sua area ed è suo il traversone che porta al vantaggio. Chissà perché esce. 

6,5 Mertens 

Timing perfetto sul cross di Lozano: è il suo gol, beffando Zurkowski. C’è tutto il furore del belga. È l’unico dei suoi a capire subito cosa c’è da fare. Verticalizza appena può e si capisce che la chiave di tutto: ha palla e si accende la luce. Non è un caso che appena esce lui, c’è la caduta a picco. 

6 Insigne 

Poco lo cercano, poco si fa cercare. Ma appena trova il varco giusto, arriva il raddoppio che sembra dover chiudere ogni cosa. Copre su Asslani quando c’è, Stojanovic lo segue anche quando si sposta (spesso) al centro. I suoi tagli martoriano la difesa empolese ma anche lui poi cala piano piano. 

4 Osimhen 

Capisce di rado quali movimenti dare. Tra Luperto e Viti, si fa vedere poco anche perché si muove poco ma la finta sul gol di Mertens è roba da Oscar. Luperto anticipa anche i suoi pensieri tranne che nell’avvio della ripresa quando fa due-tre finte prima di calciare alle stelle. Così va a vuoto. 

3 Malcuit 

Quanta superficialità nel controllo della palla che Zurkowski gli porta via come si fa coi bambini al luna park. Un disattenzione gigantesca. E cosa combina poi nella terza rete quando lascia un interminabile spazio là davanti a Pinamonti. Un cambio nefasto. Commette le disattenzioni di chi si ritrova lì quasi per caso. 

4 Zielinski 

L’uomo sbagliato al momento sbagliato. Perché se la gara diventa quella di dover lottare con la clava, ecco che il polacco è il meno adatto in questo momento. Infatti viene preso a sportellate, sbattuto di qua e di là come se fosse il telo di una bandiera. Non c’è traccia della sua stella che brillava. 

sv Politano 

Prende parte come attore non protagonista agli otto minuti più terribili della storia recente del Napoli: si piazza alto provando a fare qualcosa ma uno scoglio non riesce certo ad arginare il mare. Tatticamente il finale di partita non dice nulla: se non che c’è solo una squadra in mezzo al campo. 

sv Ounas

Pensi che possa portare idee e freschezza ma non porta né l’uno né l’altro. Va anche lui completamente nel pallone, sembra essere capitato per caso in una di quella baraonde in cui c’è poco da fare se non restare aggrappato a quello più vicino. Che ieri nel Napoli non c’era. E lui non ne ha le doti per farlo.  

4 Spalletti 

Luciano fa come Ponzio Pilato: volete Osimhen e Mertens? Bene, eccovi serviti con un 4-2-3-1 apparecchiato per far felice i gourmet della coppia. È un flop nelle intensità e nella densità ma va sul 2-0. Eppure subisce da Andreazzoli lezione di intensità e rabbia. Fa uscire Mertens, la luce si spegne. L’Empoli inserisce Henderson e Bajrami e gli azzurri si consegnano alla deriva e alla disfatta. Senza fiatare, come se nulla fosse.

P. Taormina (Il Mattino)

Potrebbe piacerti anche
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.